Castell’Umberto – Sfaranda riconquista la sua amata Chiesa. Domani l’inaugurazione con il vescovo Mons. Giombanco

La chiesetta antica prima di essere stata abbattuta

Per Sfaranda popolosa contrada del centro nebroideo, il sogno diventa realtà. I lavori di ricostruzione dell’unica chiesetta dedicata alla S.S. Madonna Annunziata, sono stati ultimati. Negli anni scorsi era stata abbattuta in quanto pericolante, a causa del dissesto idrogeologico che ha colpito la contrada nebroidea. Domani, 30 maggio prossimo ci sarà l’inaugurazione, come ci spiega padre Stefano Brancatelli, in prossimità del terzo anniversario della morte del compianto Gaetano Conti Nibali, da parte del Vescovo di Patti Mons. Guglielmo Giombanco.

Il parroco, sottolinea che bisogna ringraziare tanto le maestranze, i fornitori, il consulente, il direttore dei lavori, il Rup e il Reo, l’Amministrazione comunale per l’impegno profuso. Come si ricorderà era l’inverno del 2010, quando le eccezionali avversità atmosferiche avevano portato il sindaco di allora, Alessandro Pruiti Ciarello, ad emettere delle ordinanze per abbattere la scuola, diverse abitazioni private e proprio la chiesetta simbolo della popolosa borgata.

 

La paura ed il dramma per una comunità, anni di speranza, di impegno, il sogno di tutti. Poi, dalla Regione, dalla Protezione Civile, un spiraglio di luce, arriva con un finanziamento della struttura leggera da adibire a chiesa per un ammontare di circa 358 mila euro e poi erano stati stanziati altri 420.000,00 euro per la riqualificazione della contrada Sfaranda.

Proprio questi lavori, hanno anche permesso di cambiare il rischio idrogeologico della sito dove è risorta la nuova chiesetta da R5 a R2.

L’impegno era stato preso in campagna elettorale dall’attuale sindaco Enzo Lionetto e dal suo vice, Gaetano Conti Nibali, residente proprio a Sfaranda, che tanto si spese, assieme ad assessori e consiglieri locali, affinché la borgata tornasse a riavere la sua chiesa “u chiano da chiesa”, come veniva chiamato quel luogo, zona di ritrovo dei giovani e dei diversamente giovani, simbolo di una comunità.

}