Brolo – Mentre piove sul bagnato. La minoranza interroga il sindaco sui problemi idrici

È stata presentata oggi, dai consiglieri di minoranza del gruppo “Voliamo nel Futuro” (Irene Ricciardelo, Marisa Bonina e Carlo Miracola) un’ interrogazione al Sindaco Giuseppe Laccoto,  relativamente ai problemi idrici presentatisi nell’ultima settimana.

Chiediamo relazione sull’accaduto, ci spiega telefonicamente il capogruppo Irene Ricciardello, oltre a chiarimenti circa le 2 eletteopompe acquistate nell’arco di poco più di 30 giorni per una somma che supera i 20 mila euro. Inoltre chiediamo le ragioni per le quali si è ritenuto di non emettere ordinanza di divieto di potabilità dell’acqua, considerato che dai rubinetti fuoriesce liquido torbido e maleodorante, come segnalato da numerosi cittadini, anche sui social.

L’interrogazione integrale del gruppo “Voliamo nel Futuro”

 

Al Sindaco del Comune di BROLO

All’ASP Distretto di Patti

E p.c. Al Segretario del Comune di BROLO

OGGETTO: Interrogazione a risposta scritta.

I sottoscritti Consiglieri Comunali Rosaria Ricciardello, Marisa Bonina e Calogero Miracola, componenti del Gruppo Consiliare “VoliAmo nel Futuro, nell’esercizio del proprio mandato ed investiti
delle proprie prerogative, ai sensi dell’art. 43, c. 2, D. Lgs. n. 267/2000,

PREMESSO

● Che sin dall’inizio della scorsa settimana, si registra nel comune una grave mancanza di erogazione dell’acqua potabile;

● Che, da vari comunicati stampa diramati dall’Amministrazione comunale, si evince che la mancata erogazione sia stata dovuta ai lavori per la realizzazione di un nuovo pozzo in contrada Scinà;

● Che, si ritiene, nonostante i lavori per la realizzazione di un pozzo, siano stati certamente programmati, la prima interruzione della fornitura non è stata comunicata ai cittadini, creando
grave disagio;

● Che sin da mercoledì u.s., i comunicasti stampa che annunciavano la ripresa della fornitura ed il “ritorno alla normalità” si sono sprecati;

● Che, nella realtà dei fatti, la ripresa si è avuta, solo per qualche ora, immettendo nelle condutture acqua mista a fango;

● Che per la giornata di sabato, 31 Agosto u.s. si è annunciata la ripresa definitiva dell’erogazione dell’acqua potabile per le ore 6:00;

● Che, in effetti, nella mattinata la fornitura è ripresa, ed i brolesi hanno visto uscire dai propri rubinetti un liquido torbido e maleodorante, le cui foto si allegano alla presente;

● Che, come si evince dagli orari riportati sulle foto allegate, tratte dai social, l’acqua “melmosa”, ha continuato ad uscire dai rubinetti anche nel corso della giornata;

● Che a tal riguardo nessuna attenzione è stata posta nel merito da parte del Sindaco, che avrebbe dovuto, a nostro parere emettere ordinanza di non potabilità dell’acqua, e provvedere a far effettuare una campionatura delle acqua per sottoporle ad analisi;

● Che ad oggi, ancora, l’erogazione dell’acqua avviene normalmente durante le ore diurne, mentre, viene sospesa dalle 23.30 alle 6, per un tempo indeterminato e comunque non meglio specificato;

● Che tutto ciò ha causato e continua a causare gravi disagi a tutta la comunità brolese;

● Che, a nostro avviso, la gestione dell’emergenza non è stata tempestiva ed organizzata in maniera efficiente, aggravando così i disagi subìti dalla popolazione;

● Che, la G.M. con atto n°173 del 22.07.2019, ha deliberato l’acquisto di una elettropompa per approvvigionamento idrico acquedotto comunale pozzo Scinà, assegnando una somma pari a Euro 11.712,00;

● Che, la G.M. con atto n°203 del 27.08.2019, ha deliberato l’acquisto di una elettropompa per approvvigionamento idrico acquedotto comunale pozzo Scinà, assegnando una somma pari a Euro 10.526,16,00;

Tutto ciò premesso e considerato, i sottoscritti consiglieri comunali,

INTERROGANO la S.S. per conoscere:

1. Le ragioni per cui non si è provveduto ad effettuare una tempestiva e capillare comunicazione ai cittadini circa l’interruzione della fornitura di acqua potabile;

2. Le regioni per le quali non si è provveduto ad emanare ordinanza di divieto di potabilità delle acque, constatata la fuoriuscita dai rubinetti, su tutto il territorio comunale di acqua certamente
“inquinata”;

3. Se si è provveduto a richiedere all’ASP una campionatura delle acque per sottoporle ad analisi di potabilità;

4. Le ragioni per cui si è reso necessario, nell’arco di poco più di un mese di provvedere all’acquisto di ben 2 elettropompe dal costo complessivo di oltre 20 mila euro;

5. Di avere copia delle schede tecniche delle 2 elettropompe acquistate e breve relazione descrittiva sulle caratteristiche, al fine giustificare l’elevata differenza di costo;

6. Di avere una relazione dettagliata sulle vicende che hanno portato alla grave carenza idrica di questi giorni; sulla esecuzione dei lavori per la realizzazione di un nuovo pozzo a Scinà, con descrizione dettagliata dei costi che graveranno sul bilancio comunale;

7. Chiedono inoltre, le ragioni che hanno portato alla interruzione notturna dell’erogazione, di avere contezza esatta sulla tempistica necessaria a porre fine al disagio serale e mattutino e quali provvedimenti urgenti siano stati intrapresi nel merito.

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