Castell’Umberto – Per il “Caffè letterario”, “Cantu…sugnu sicilianu” di “Mico” Orifici, spostato al 20 settembre

E’ stata spostata a domenica 20 settembre alle 18 la presentazione, al “Central bar”, in contrada Sfaranda, la raccolta di poesie in vernacolo “Cantu…sugnu sicilianu”(Armenio editore) del giornalista Domenico Orifici fissata per venerdì 11. domenico orifici

Il rinvio si è reso necessario per motivi oggettivi non dipendenti dell’autore.

L’evento in scaletta fa parte del “Caffè letterario”, iniziativa culturale portata avanti dalla Biblioteca e dal Comune Umbertino.

A fare gli onori di casa sarà il vice sindaco Gaetano Conti Nibali e l’assessore al ramo Valeria Imbrogio Ponaro. “Era, a di tempi Peppi Mansuni lu megghiu operaio c’avia u baruni…”Dire che la finestra sulla Sicilia di ieri, ma anche di oggi, si apre con questi versi è riduttivo ma dà già un’idea del sociale tutta da approfondire.

Satira, umorismo, costume, modi di dire, tutti rigorosamente nella “lingua dei padri”; quel dialetto, che, seppur bandito, martoriato e additato come simbolo di sub cultura spesso è rimasto l’unico legame con la “triscele” che solo con la legge regionale 1/2000 è diventata bandiera da esporre in tutti gli edifici pubblici siciliani.

“Cantu pi li munti e pi li chiani cantu commu tutti i siciliani”: canto per i monti e i piani canto come tutti i siciliani, verseggia o meglio sarebbe dire “ama” Orifici, perché prima che poesia, quello del giornalista é amore: amore per il dialetto, per quella “Perla di suli ‘nta lu mari pusata. “Perla” resa in versi, nei quali convivono, per dirla con l’autore,storia, riflessioni sentimenti, umorismo.

Enzo Caputo

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