Tutto facile per la Leonfortese che senza affanni, batte il noto e supera il turno

Leonfortese   1                      Noto    0

Leonfortese: Scalia, Castro (22’ st Fecarotta), Bonaventura, Manuguerra (13’st Liuzzo), Noto, Monforte, Di Pasquale, Di Peri, Gambino, Caputa, Di Pasqua (18’ st Guerreri). All Mirto.

Noto: Ferla, Sgambato, Di Pasquale, D’Angelo, Rizza, Orientale Caputo, Landolina, Leone, De Gregorio (39’st Parasaliti) Santuccio, Gallo (18’ St Caruso).

Arbitro: Guddo di Palermo

Rete: 31’ Gambino

Note: Il secondo turno di Coppa è ancora favorevole alla Leonfortese, che dopo aver eliminato ai rigori la Tiger Brolo, fa risultato pieno contro un modestissimo Noto, alla ricerca di una propria identità. Per i ragazzi di Gaetano Mirto che hanno dovuto giocare anche questa gara fuori dal proprio impianto di gioco (in quanto a Leonforte, stanno rifacendo il manto erboso), hanno trovato e maturato un ottimo risultato sul neutro di Gliaca di Piraino (che ironia della sorte è ancora privo delle autorizzazioni per ospitare il pubblico ndc), e quindi la gara si è giocata a porte chiuse.  Recupero 1’ pt, 3’ st; Ammoniti Sgambato, Rizza e Leone del Noto; Angoli 1-0 per la Leonfortese.

 

 Cronaca – 

leofortese notoGliaca di Piraino: Da quello che si è visto durante i 90’ sicuramente il risicato risultato non dice tutta al verità, della partita tra la Leonfortese ed il Noto, dato che la compagine ennese, ha dominato in lungo e largo, ma non ha trovato in diverse occasioni altre vie per andare in rete. Sul fronte opposto, ancora c’è il cantiere aperto, dato che la compagine, non ha ancora un tecnico in panchina e il ritiro precampionato è iniziato solo venerdì scorso con una preparazione fisica lontano dalle condizioni richieste, un esempio su tutti i crampi al 25’ del primo di Sgambato, che e rimasto in campo, ma che non ha dato il suo reale apporto per il resto della gara.

La cronaca della gara inizia con i calci piazzati, ed ha tirarli sono i bianco verdi che al 12’ ed al 21’ ci provano con Noto, ma che non creano preoccupazione a Ferla. Proprio l’estremo difensore ospite si rende protagonista al 17’ su un bolide calciato da Gambino, che in extremis riesce a deviare in corner.  Dai piedi del bravo Gambino, arriva anche il goal partita al 31’ della prima frazione di gara. L’azione parte da Caputo che prova a calciare dal limite dell’area di rigore, ma la sfera carambola prima sul corpo di due difensori e poi arriva sui piedi dell’attaccante ennese, che con un tiro di potenza infila Ferla.

La rete galvanizza ancor di più la Leonfortese, che tiene la palla e costruisce parecchie occasioni da  rete. Per sussulto finale del primo tempo, si deve cercare Noto che su punizione battuta da Di Peri colpisce bene di testa, ma spedisce la palla alta.  Si cambia campo, ma non si cambia musica, dato che anche nella ripresa il predominio territoriale, resta in mano ai ragazzi di Mirto, che al 47’ si rendono pericolosi con una azione  che parte da Caputa che ruba la sfera a centrocampo per darla a Castro che a sua volta la consegna a Di Pasqua che da pochi passi non materializza la bella azione corale in goal. Al 49’ ci provano ancora i leonfortesi con un tiro da fuori di Caputa. Al 50° Manuguerra effettua un tiro in porta che viene parato dal bravo portiere avversario. Al 52’ ed al 56’ provano da fuori area, rispettivamente  Di Peri e Santuccio.

Al 61’ ed al 71’è la volta ancora di Caputa che effettua dei tiri verso la porta avversaria, ma in entrambi i casi il tiro viene parato dal portiere avversario. Goal di Caputa, al 71’ annullato per fallo di Gambino sul portiere. Poi arrivano i tentativi di Liuzzo al 77’, di Rizza  e Fecarotta al 79’ fermati per presunti  fuorigioco. Il finale di gara, è ancora  per i bianco verdi, che all’84’ ci provano con Guerreri ed all’86 con Di Peri. La gara arriva al triplice fischio finale con al certezza che la Leonfortese, sarà una delle protagoniste del prossimo inizio di campionato, mentre per la squadra del Noto, che ha chiuso la partita con un passivo di 16 tiri subiti e solo qualcuno fatto, c’è da rimboscarsi le maniche per affrontare al meglio la prossima stagione agonistica,  con il primo punto segnato già nell’agenda dei dirigenti, che è quello di trovare al più presto un allenatore e costruire con il cronometro avviato la rosa per il prossimo campionato di quarta serie.

Spogliatoi – 

A fine partita tanto entusiasmo nelle fila della Leonfortese, che senza troppi patemi d’animo è riuscita a superare il secondo turno di coppa Italia, dopo aver eliminato ai calci di rigore, nel primo turno la Tiger Brolo di Santino Bellinvia (la durante i tempi regolamentari è era finita sul pareggio di 1-1, poi vinta ai rigori sul risultato di 5-3 ndc).  Per la squadra di Leonforte a parlare è il bravo tecnico Gaetano Mirto.

Mister risultato pieno, ottenuto senza troppi sforzi che porta risultato e morale all’interno della squadra.

“Fa bene vincere, abbiamo provato alcune cose e continuato l’avvicinamento al campionato.

Che pronostici si possono fare alla vigilia della  prossima stagione, di serie D (quarta serie); per voi che campionato sarà, che ambizioni per una nuova matricola?

Sappiamo che per noi sarà una stagione difficile, ma speriamo che il lavoro svolto con l’entusiasmo dei nostri giovani possa portarci a raggiungere il nostro obiettivo stagionale, ovvero la salvezza. Sarebbe per noi come vincere un altro campionato.

Sprizza felicità da tutti i pori l’autore del goal Andrea Gambino, che si presta volentieri a qualche nostra domanda?

“Sono davvero felice di aver fatto gol, lo aspettavo da tempo per sbloccarmi. Sono contento che è stato importante per passare il turno di Coppa”.

Per un giocatore che gioca nel tuo ruolo è importante mettere la palla più volte durante l’arco di una stagione.

“Spero sia il primo gol di una lunga serie con la maglia della Leonfortese. Intanto da martedì pensiamo solo al campionato, vogliamo cominciare bene”. Nella fila del Noto, poco voglia di parlare al triplice fischio di Guddo, l’amarezza non è solo per il risultato di ieri, che li ha portati fuori dalla competizione, ma anche   perché ancora c’è da costruire la squadra, da affidare al nuovo allenatore, degna del nome della città che rappresenta.

Salvatore Calà

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