Brolo, Ficarra, Piraino, Sant’Angelo di Brolo e Sinagra “salvano” il giudice di pace

Alla fine, tra mille difficoltà e problemi che sembravano insormontabili, grazie al contributo determinante dei Sindaci e dei Consigli comunali di Brolo, Ficarra, Piraino e Sinagra, l’Ufficio del Giudice di Pace di Sant’Angelo è salvo.

giudice-di-paceIl Ministero della Giustizia, infatti, ha comunicato che lunedì 14 luglio, inizieranno i corsi di formazione/affiancamento  del personale comunale (4 dipendenti, una di Brolo, una di Piraino, una di Sant’Angelo e una di Sinagra), presso l’Ufficio circondariale di Messina.

Compiacimento per il risultato raggiunto è stato espresso dal Sindaco di Sant’Angelo, Basilio Caruso, ma esprime un giudizio severo sul Governo Monti, che ha abolito gli uffici.

“Ancora una volta, ci confermano che gli unici soggetti istituzionali responsabili che stanno al fianco dei cittadini, sono i Comuni,  ha esordito il primo cittadino. Se non ci fossimo fatti cario delle spese, i cittadini e i professionisti del settore che operano del nostro ex mandamento, si sarebbero dovuti recare a Patti, con enormi disagi e maggiori costi da sostenere.

Un’operazione di dubbia costituzionalità, che scarica sugli enti locali (anche se in forma volontaria) ulteriori ed enormi costi per assicurare il servizio di giustizia sul territorio, che dovrebbe essere a carico dello Stato centrale. Il nostro senso di responsabilità – ha proseguito il Sindaco – ha scongiurato l’ennesima desertificazione istituzionale delle aree decentrate, per arrivare ad un assurdo accentramento che non produrrà alcun beneficio per utenza.

Un ringraziamento particolare – ha concluso Caruso – lo rivolgo alle istituzioni civiche dei Comuni di Brolo, Ficarra, Piraino e Sinagra, primo tra tutti ai colleghi Sindaci, ai Consigli comunali e al personale che ha deciso di scommettersi, guardando anche ad una diversa e più ambiziosa prospettiva professionale”.

Ufficio Stampa

Comune di Sant’Angelo di Brolo

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