Castell’Umberto – Il “Partigiano” Vincenzo torna a vivere sulle note di bella ciao

fonti vincenzoCastell’Umberto- Ieri pomeriggio a dare l’ultimo saluto a Vincenzo Fonti Castelbonese, politico, cantautore e ricercatore umbertino, c’erano, con un nodo alla gola, tantissime persone. In prima fila, con le bandiere al vento e il “cuore a mezz’asta”, i compagni e le compagne del paese e dei Nebrodi.

12342440_1123522090998786_6228361527992356504_nDopo il saluto religioso, la bara è stata accolta dal lungo e caloroso applauso della folla. Pugni chiusi al cielo e alla vita mentre le note di “bella ciao” inumidivano gli occhi e turbavano la mente. “Hasta la victoria siempre compagno” e via in direzione della “casetta” il luogo simbolo, in via Piave, 32, per l’ultimo saluto; per l’altra cerimonia… “Aprendimos a quererte desde la històrica altura”. E si perché Vincenzo era un “gigante” come la casetta di via Piave fucina di idee, musica , cultura, sicilianità. Il luogo simbolo dove rimarrà per sempre “la clara, la entrañable transparencia, de tu querida presencia”.

Perchè in quei luoghi vivrà per sempre la penetrante presenza di un ragazzo, che fece dell’idea una bandiera e della vita una missione . Un vessillo immolato sul cancello d’ingresso della veduta della piscina comunale , “Polis” per eccellenza del paese. Il suicidio. Un’offerta sacrificale al suo Ego? Lo sguardo sulla scia invisibile di un viale che ora scema nei tramonti delle speranze del cuore? Forse un messaggio forte alla Comunità e la certezza che la vita e la morte sono sempre e comunque libertà. I perché, forse destinati a rimanere senza risposte, ora diventano immagini. 12391327_1123520797665582_1294824933872914457_n 12391074_1123520610998934_4097954605841276076_n

“Vidi le mani violare le sbarre… udii i dolori del mondo e del tempo… vidi il cuore lanciato oltre il confine dove la vita incontra la morte per poi ritornare. Davanti alla casetta il tempo si è fermato, scorrono le note delle musiche più belle dei Carmia Solis… dei “Sonora mediterranea” gruppi di cui Fonti è stato un pezzo di anima.

La folla è immobile, commossa; applaude, piange, si riscopre comunità. “E’ notti scura scura ci aggiuva na spiranza e l’unica spiranza iè chi dumani agghiorna”. La bandiera cubana ora avvolge la bara.”Veru ca ieni veru c’è tanta gente onesta chi muta non si staci e sta spincennu a testa”.

12391851_1123520644332264_4890517809146282836_nLe sensazioni dipingono la scena; il feretro riparte; mille sguardi vorrebbero fermarlo per sempre. Ora la casetta rivela tutta la sua grandezza politica, artistica e culturale. Ormai è un luogo simbolo che annulla i confini delle idee. L’incedere si fa lento, sofferto, elegante, partecipato. Al cimitero è calata la notte. Hasta la victoria siempre partigiano Vincenzo che le note di bella ciao ti siano compagne di viaggio.

Enzo Caputo

 

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