Naso – Protesta contro il governo con un Flash mob, a Ponte Naso, dei sindaci

Una decina di sindaci, e uno di loro anche deputato regionale (Giuseppe Laccoto, di Brolo), hanno presenziato ieri mattina, a Ponte Naso, all’intersezione della Strada Statale 113, al Flash mob di protesta organizzato dal sindaco di Naso Gaetano Nanì contro il governo nazionale, quello regionale e coinvolgendo anche il sindaco della Città Metropolitana di Messina Cateno De Luca e la deputazione nazionale e regionale.

Una settimana fa il primo cittadino di Naso aveva inviato una lettera al premier Mario Draghi e al presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci accentando il problema di un territorio dimenticato, quello della zona tirrenico-nebroidea e chiedendo interventi concreti. “La provincia di Messina – ha detto Nanì – è una delle mete turistiche più ambite d’Italia ed è stata esclusa da tutto. Siamo condannati per legge ad un triste destino”. Ieri mattina la simbolica manifestazione di protesta ha almeno lanciato un forte segnale.

“Grazie a tutti i sindaci che si sono presentati a Ponte Naso – prosegue il sindaco di Naso -. Grazie a tutti coloro che hanno partecipato a questa semplice ma significativa iniziativa. Non vogliamo un’Italia a due velocità, così come non accettiamo che lo Stato si dimentichi della nostra esistenza. Questa parte di Sicilia, collocata davanti alle Isole Eolie, immersa nel verde dei Monti Nebrodi, non ha nulla da invidiare alle mete turistiche più ambite d’Italia e d’Europa: ci hanno esclusi dal PNNR, dal Piano Complementare e dal Piano Commerciale di Rete Ferroviaria Italiana.

È nostro diritto chiedere più attenzione, più investimenti. Dobbiamo fare di tutto perché i nostri figli non siano costretti a guardare oltre, ad abbandonare questa terra, per riuscire a vivere dignitosamente. Andremo avanti su questa strada”. I sindaci hanno voluto lanciare un messaggio forte perché il territorio dei Nebrodi non sia lasciato indietro. Tra le criticità a cui è stato fatto riferimento la distanza dagli aeroporti, la precarietà viaria, il binario unico e con un raddoppio ferroviario fermo, da anni, tra Patti e Castelbuono.

“E’ stata una giornata importante per il territorio perché stiamo dando voce a una protesta contro un governo nazionale che non è stato attento a questa zona, creando un buco nero per le infrastrutture. Gli unici investimenti che ci saranno da qui ai prossimi dieci anni riguardano solo la stazione ferroviaria di Messina, lasciando scoperto questo territorio votato al turismo e all’agricoltura. Per legge – ha concluso Nanì anche a nome dei suoi colleghi – questo Stato ha negato il futuro a noi e ai nostri giovani”.

“Ho appreso della protesta dei sindaci a Ponte Naso in merito a dei temi che da anni tratto e messo sui tavoli regionali e nazionali – commenta il deputato all’Ars di Caprileone Bernardette Grasso -. Sia da assessore che da deputato ho sempre creduto nell’importanza della condivisione, specie per lo sviluppo infrastrutturale.

A cominciare dal doppio binario ferroviario Castelbuono-Patti, per il quale ho affrontato la questione con il ministro Carfagna e insistito con l’assessore Falcone affinché fosse inserito nel Recovery – proposta poi bocciata dal governo centrale perché la sua realizzazione non poteva essere conclusa entro il 2026 e perché il rapporto costi benefici non giustificava la spesa. A maggio scorso ho presentato una mozione all’Ars per impegnare il governo Musumeci ad adottare ogni provvedimento necessario per fare ricorso a Roma e garantire sia il doppio binario che altre grandi infrastrutture come il Ponte sullo Stretto”. (gazzettadelsud)

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