Ficarra – I precari comunali proclamano lo stato di agitazione

 

Il personale dipendente a tempo determinato in servizio nel Comune di Ficarra ha proclamato in data odierna lo stato di agitazione.

La decisione è stata presa alla luce della normativa vigente in materia di processi di stabilizzazione approvati dalla Regione Sicilia, non intendendo più subire passivamente scelte che compromettono in modo irreversibile la continuità dei rapporti di lavoro in essere a far data dal 1 gennaio 2017 per assecondare un volere nazionale che dispone la mobilità presso gli enti locali del personale che risulta in esubero presso le dismesse province regionali. dell’assemblea dei lavoratori.

precari-141I precari sostengono il NO al personale delle province nei comuni e alla decurtazione di somme dovute a compensazione degli squilibri finanziari, mentre rivendicano la riserva dei posti vuoti in dotazione organica a favore del personale precario. I precari sollecitano, dunque, l’ amministrazione comunale guidata dall’Ing. Ridolfo a chiedere con urgenza audizione presso l’assessorato regionale alle autonomie locali per la data del 28 aprile 2016, unitamente al personale in servizio con contratto a tempo determinato.

giuseppe cardeniaSull’argomento a difesa dei lavoratori precari, interviene  il Movimento Giovani Lavoratori, coordinato da Giuseppe Cardenia che indica la data del 18 Maggio come una tappa fondamentale per il futuro dei lavoratori, infatti entro tale data  il Consiglio dei Ministri è chiamato a pronunciarsi sulla legittimità costituzionale della legge finanziaria regionale approvata dall’ARS, assolvendo così al compito che prima era demandato al Commissario dello Stato.

“Se da una parte si attende con trepidazione l’esito incerto su ciò che il Consiglio dei Ministri andrà a pronunciare, non possiamo fare a meno di evidenziare che la stessa norma porta con sé alcune anomalie in materia contabile, di fatto la stessa trova copertura per 500 milioni di euro solo sulla carta, a seguito di un impegno formale assunto da Roma nei confronti del Presidente Crocetta, ma di fatto nessuna somma risulta ad oggi incamerata nelle casse della Regione, somme a cui è subordinata anche la copertura finanziaria dei contratti prorogati negli enti locali fino al 31 dicembre 2016”.“Ma ciò che non può passare inosservato – continua il Movimento – è che la Regione Siciliana incurante di ciò, nella Commissione Bilancio riprende l’esame del ddl che ripropone alcune norme escluse dal presidente dell’Ars Ardizzone o bocciate in occasione dell’esame della legge di Stabilità, proprio per mancata copertura, prevedendo nuova spesa”.

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