Piraino – Caso Torre delle Ciavole. De Domenico interroga

La telenovela della Strada Statale 113 in corrispondenza della località Torre delle Ciavole del comune pirainese, si arricchisce di una nuova puntata della decennale telenovela (nel frattempo sono cambiate tre amministrazioni (Campisi, Maniaci e l’attuale Ruggeri ndc) che hanno cercato fino adesso solo a parole di risolvere la problematica.  Servono ed urgono i lavori di consolidamento la rotabile lato mare e renderla funzionale, evitando che il costone prima o poi venga giù, considerando che il mare continua il suo lavoro incessante di erosione del costone.

La storia di questa strada con i suoi problemi risalgono all’ultimo decennio e nel frattempo sono cambiate tre amministrazioni (Campisi, Maniaci e l’attuale Ruggeri ndc). Adesso arriva un ulteriore sollecitazione con una interrogazione presentata dall’onorevole Franco De Domenico che scrive   “purtroppo questo non è che l’ennesimo smottamento della zona – afferma il parlamentare regionale del Partito Democratico- infatti, il fenomeno erosivo, dovuto principalmente alle le forti mareggiate, ha compromesso la stabilità della SS113 in località “Torre delle Ciavole” del Comune di Piraino, nei pressi del Km 93, già dal dicembre 2008, facendo franare sul sottostante arenile parte del costone roccioso e del muro di sostegno della strada statale su di esso adagiata e costringendo l’ANAS a transennare e restringere l’infrastruttura viaria e a inibire l’uso della adiacente area di sosta. Ed invece ad oggi tutto fermo!

Eppure a fine ottobre 2017 quando l’ANAS ha comunicato all’Amministrazione del Comune di Piraino la destinazione della somma di 600.000,00 euro per l’intervento urgente di consolidamento del tratto di strada, eravamo convinti che la questione sarebbe stata risolta in poco tempo. E invece ci sbagliavamo, nonostante l’impegno assunto dall’ANAS con l’Amministrazione del Comune di Piraino, fino ad oggi non risulta attuato alcun tipo di intervento e nonostante i grandi rischi che ogni giorno si corrono.

Pertanto – conclude De Domenico – ho presentato una interrogazione urgente all’Assessore Regionale alle infrastrutture Marco Falcone per sapere se non ritenga necessario e improcrastinabile intervenire presso l’ANAS al fine di accertare quali siano i motivi del forte ritardo nella procedura di affidamento dei lavori.

da Gazzetta del Sud del 22 gennaio 2020 a firma Salvatore Calà
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