Brolo – Cassonetti stoccati, per l’amministrazione Ricciardello nessun danno ambientale

Il sindaco risponde, tranquillizzando i Cittadini, al consigliere d’opposizione Cono Condipodero e assicura che nel nuovo piano Tari – quello 2018 – già esitato dagli uffici e che il Consiglio Comunale approverà nella prossima seduta, sono stati reperiti i fondi – poco più di 5000 euro – per smaltirli. “Quando i cassonetti vennero dismessi – dice Irene Ricciardello – furono igienizzati e ripuliti, quindi nessun cattivo odore e l’area dove sono stati allocati – ribadisco temporaneamente – è riservata. Concordo sull’estetica, ma non c’erano alternative.”

Il sindaco di Brolo usa toni pacati, rassicuranti, concludenti nel dar una risposta pubblica al dire del consigliere comunale Cono Condipodero che recentemente era intervenuto sulla questione dei cassonetti, messi a deposito, in un’area del comune a ridosso della bretella autostradale. « Ecco – afferma il sindaco – solo su una cosa concordo è una questione estetica, nulla di più e di questo mi scuso con la cittadinanza, ma ci stiamo attivando, e questo l’abbiamo fatto da subito, per risolvere il problema, era solo una questione di fondi.
Necessitavano poco più di 5.000 euro, che non erano stati preventivati nel vecchio regolamento del piano Aro (quello del 2017) che prevedeva la raccolta differenziata ma non il porta a porta. Abbiano predisposto, in quello per il 2018, queste cifre e faremo immediatamente ogni atto per lo smaltimento di quelli che ci sono». E continuando il sindaco afferma: «sono tutti malmessi, abbiamo anche provato a cederli a comuni che non hanno ancora la raccolta differenziata, proprio per ridimensionare il numero di quelli stoccati, ma proprio per la vetustà di questi cassonetti non abbiamo potuto seguire neanche questa via »
E aggiunge: “I cassonetti quando sono stati portati via dalle strade, ed è questo secondo me necessario evidenziare, il grande passaggio, una rivoluzione culturale, che Brolo ha fatto sotto il profilo dell’estetica urbana, della sicurezza ambientale, del rispetto della qualità della vita, sono stati tutti bonificati e ripuliti, e non rappresentano, ne allora nè ora, nessun danno o pericolo ambientale, e poi sono in un’area chiusa e non accessibile se non al personale dell’ente». E conclude: «Su questo possono stare tranquilli i Cittadini e lo stesso Condipodero.
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