Sicilia – Niente elezioni a maggio. Si potrebbe votare il 4 o l’11 giugno?

Nonostante i mandato di sindaci e consiglio comunali scadano è proprio in quel mese, la Regione sta pensando di indire i comizi elettorali con voto nella giornata di domenica 11 giugno. Questo significherebbe impiegare per le elezioni l’intero mese di giugno visto che i ballottaggi cadrebbero il 25.

ELEZIONI-COMUNALI-VOTOLa scelta non è stata ancora fatta ufficialmente ma ormai la data sembra scontata. Dal decreto di indizione dei comizi all’elezione vera e propria non possono passare meno di 60 giorni. passato,dunque, il 7 marzo, non si può più votare il 7 maggio e le altre domeniche ovvero 14, 21 e 28 hanno tutte impedimenti chiari legati al G7 che si svolgerà a taormina proprio a maggio. L’intenzione è quella di evitare che si possa andare al voto durante l’organizzazione del grande evento mondiale.

Restano, dunque, il 4 e l’11 giugno ma la prima data è il culmine di un ponte festivo, quello del 2 giugno, e dunque si teme che questo causi l’aumento dell’astensionismo che è già elevato. Anche a Roma si sta pensando all’11 giugno per la amministrative nel resto del paese e dunque far coincidere la data è un fatto di buon senso oltre che una richiesta giunta proprio da Roma.

C’è, poi, un altro motivo per far slittare le elezioni. secondo quanto racconta il Giornale di Sicilia di questa mattina (ieri mattina per chi legge) ci sarebbe stato un errore in Gazzetta ufficiale nelle note legislative che accompagnano la riforma del sistema elettorale per le amministrative in Sicilia. Mentre la legge reintroduce chiaramente il trascinamento del voto, ovvero l’estensione al candidato sindaco di qualsiasi voto espresso per una delle liste ad esso collegate, nelle note esplicative questo passaggio sarebbe poco chiaro o addirittura messo in dubbio.

palazzoregione_0Si tratta chiaramente di una sciocchezza perché anche l’ultimo laureando in legge sa che vale la norma e non certo le note che la accompagnano e nella legge il trascinamento è chiaro. Ma per evitare errori di interpretazioni e contenziosi la Regione starebbe predisponendo una nota di correzione. Una precauzione opportuna anche se non necessaria e certamente non un motivo di rinvio delle elezioni.

Restano, però, tutti gli altri temi e motivi. Per indire i comizi elettorali, in questo modo, la Regione ha tempo tutto il mese di marzo e, forzando un po’ la mano, anche i primi giorni di aprile ma l’indizione delle elezioni con la relativa apertura finalmente ufficiale di una campagna elettorale iniziata da tempo, non dovrebbe, ormai, essere lontana.

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