Casartigiani dei Nebrodi – AtoMe1, chiesto il ritiro in autotutela delle ingiunzioni fiscali di pagamento inviate ad imprenditori e cittadini

Fausto Ridolfo presidente dell’associazione sindacale “Casartigiani dei Nebrodi” ha inviato una lettera indirizzata al Commissario dell’AtoMe1 e per conoscenza al Presidente della Regione Sicilia.

Nella lettera inviata vengono manifestati dei dubbi sull’invio delle ingiunzioni fiscali inerenti al mancato pagamento della tariffa di igiene ambientale, in quanto si chiede ai cittadini, agli imprenditori, agli artigiani ed ai commercianti che vivono nel territorio “tirrenico-nebroideo”, un’ingiunzione fiscale che presenta nelle richieste di pagamento  oltre alla tariffa di igiene ambientale anche il pagamento dell’iva del 10%.

Che non si tiene conto della sentenza numero 5078 del marzo 2016 nella quale la Cassazione a sezioni riunite, ha espresso il seguente giudizio: “che la tariffa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani (cfr. art. 49, d.lgs. n. 22/1997), non può essere assoggettata ad Iva in quanto ha natura tributaria, mentre l’imposta sul valore aggiunto mira a colpire la capacità contributiva che si manifesta quando si acquisiscono beni o servizi versando un corrispettivo, in linea con la previsione ex art. 3 d.p.r. n. 633/1972, non quando si paga un’imposta, anche se destinata a finanziare un servizio da cui trae benefici lo stesso contribuente”.

L’ingiunzione fiscale, risulta essere  stata notificata anche a soggetti che in tutto od in parte, avevano effettuato negli anni passati il pagamento della “Tia”, e tenuto conto che nell’ingiunzione fiscale manca l’indicazione dell’autorità competente per il “riesame in autotutela” come previsto dallo statuto del contribuente, obbligando di fatto imprenditori e cittadini  a dover presentare ricorso al giudice competente, per far valere i loro diritti.

ridolfo_fausto1Considerata la crisi economica, sarebbe opportuno realizzare un piano di ammortamento personalizzato per il pagamento della Tia, con l’obbligo di compensare l’iva incassata indebitamente e procedere  anche alla compensazione degli interessi legali per l’indebito pagamento dell’iva.

Fausto Ridolfo presidente di Casartigiani dei Nebrodi, invita ad una riflessione, malgrado le difficoltà economiche delle imprese e delle famiglie, è giusto esigere dall’AtoMe1 il “giusto pagamento” della “Tia”, in quanto attraverso tale pagamento vengono liquidati i vari costi di gestione per il servizio di igiene ambientale, ma è altrettanto giusto che le imprese sia invitate a pagare le giuste somme come previsto dalla sentenza della Cassazione a sezioni riunite.

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