Brolo – Santi Maggio: il mio pensiero sulla spinosa vicenda del DDL Cirinnà riguardante unioni civili

Desideravo esprime anch’io il mio pensiero sulla spinosa vicenda del DDL Cirinnà riguardante unioni civili. Leggo posizioni differenti sulla vicenda, com’è naturale che sia. Alcune mi sono sembrate un po’ estreme ed in alcuni casi intolleranti ed aggressive nei confronti di chi la pensa diversamente. Questo, ad onor del vero, mi ha un po’ infastidito,  poiché credo che chi si dichiara portatore, tra gli altri, di ideali di tolleranza verso gli omosessuali dovrebbe essere altrettanto tollerante verso chi ha pensieri ed idee diverse dalle proprie, se no rischia di diventare solo ipocrisia ed opportunismo.

Tornando alla questione unioni civili, In linea di principio non ho nulla contro la formalizzazione di rapporti e riconoscimento di diritti per le coppie omosessuali, anzi la vedo come un progresso di civiltà che riconosce dei diritti fondamentali – anche se alcuni di questi era già previsti e tutelati (legge 91/1999) – per una realtà che, piaccia o meno, esiste in modo più o meno palese, da sempre. Io credo che l’omosessualità sia un fatto naturale da accettare (ci sono comportamenti simili anche in alcune specie animali) e quindi da rispettare.

Tutt’altra questione è quella delle adozioni. I motivi fondamentali della mia contrarietà sono due. Il primo è quello delle conseguenze psicologiche sui figli (che ovviamente non possono in alcun modo decidere sulla questione). Ho letto che chi sostiene dubbi in merito voglia solo strumentalizzare i bambini per rendere più efficace la propria contrarietà al decreto e che una coppia gay possa essere idonea ad educare un figlio. Io non metto in dubbio che una coppia omosessuale possa fornire una buona educazione ad un bambino come allo stesso tempo penso che esistono  coppie eterosessuali che non sono in grado di darla. Quel che mi preoccupa veramente sono le conseguenze socio-psicologiche per i bambini che si troverebbero a vivere una situazione familiare non riconosciuta “naturale” dai più.

unioni-civiliMi riferisco alle conseguenze derivanti da scherni di compagni ed amici, emarginazione, discriminazione etc, soprattutto in realtà sociali con mentalità più conservatrice. Tali situazioni potrebbero essere devastanti sulla psiche in formazione del bambino. Non ci possiamo illudere che in un paese con mille sfaccettature e tradizioni diverse come l’Italia ci sia un pensiero uniforme e sostanzialmente aperto sulla questione, ansi. Sembra che qui si cerca di riconoscere un diritto che la natura non prevede preoccupandosi solo dei desideri degli adulti. C’è chi sostiene che la buona crescita di un bambino non dipende dal sesso dei genitori. Voglio qui riportare brevemente uno articolo del 25/01/2015 che afferma il contrario: Problemi affettivi nei bambini di genitori dello stesso sesso” sulla rivista scientifica British Journal of Education, Society & Behavioural Science.

L’autore è il sociologo Paul Sullins il quale sostiene, a seguito di una ricerca su 512 casi, che  «i problemi di carattere affettivo riscontrati nei bambini di genitori dello stesso sesso sono due volte più diffusi rispetto a quelli riscontrati in bambini di genitori di sesso opposto». E prosegue: «non è preciso affermare e non si può più dire che nessuno studio ad oggi ha rilevato che i bambini in famiglie omosessuali vivano condizioni svantaggiate rispetto a quelli cresciuti in famiglie con genitori di sesso opposto». Tra i vari problemi caratteriali riscontrati in questi bambini tirati su nelle “famiglie” arcobaleno vi sono: comportamenti scorretti, stati d’animo inclini alla preoccupazione, depressione, rapporti conflittuali con i coetanei e incapacità di concentrazione. Tutte cose già emerse e confermate da altre precedenti ricerche.

Altro nodo fondamentale è quello riguardante la tematica dell’utero in affitto, in quanto il DDL Cirinnà, pur non prevedendolo espressamente, apre le porte a questa possibilità, anche se essa dovrà essere praticata all’estero, in quanto consentirebbe la possibilità, attualmente vietata, di dichiarare all’anagrafe che esiste un figlio di due papà e di nessuna mamma.

Purtroppo dietro questa legge non riesco a vedere il mero tentativo di regolamentare le unioni civili e riconoscimento dei diritti derivanti, concordando pienamente con il pensiero espresso in modo sobrio ed equilibrato dal nostro parroco Padre Enzo Caruso.

Questo governo, così come i precedenti, mi sembra che abbia dimostrato ampiamente di fregarsene dei diritti dei cittadini andando progressivamente a depotenziarli in quasi tutti i settori (previdenza, sanità, istruzione, tutela dei risparmiatori, etc.) e sembra essere asservito principalmente agli interessi di lobby finanziarie, economiche e politiche in linea con quanto avviene in maniera più o meno marcata in tutto il resto del mondo. Quindi, il sospetto che si vogliano favorire possibili interessi economici di chi andrebbe a far diventare la maternità surrogata un business molto remunerativo è più che una semplice ipotesi. A coloro che sostengono che queste sono solo fantasiose paranoie e che non esiste nulla di tutto ciò, voglio riportare uno stralcio di un discorso fatto da un uomo negli anni sessanta circa l’esistenza di poteri occulti che cercano in modo subdolo e segreto di decidere i destini dell’umanità: “Siamo di fronte, in tutto il mondo, ad una cospirazione monolitica e spietata, basata soprattutto su mezzi segreti, per espandere la sua sfera d’influenza, sull’infiltrazione anziché sull’invasione, sulla sovversione anziché sulle elezioni, sull’intimidazione anziché sulla libera scelta. E’ un sistema che ha reclutato ampie risorse umane e materiali nella costruzione di una macchina affiatata, altamente efficiente, che combina operazioni militari, diplomatiche, di intelligence, operazioni economiche, scientifiche e politiche …”.

Tale uomo si chiamava “John F. Kennedy” ed era il presidente degli Stati Uniti d’America.

Santi Maggio

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