Brolo – Il 22 aprile la Scuola e i Cittadini incontrano Gherardo Colombo

gherando colombo nebrodi24.it

La società verticale  – “Una parte della gente vede l’umanità come una specie animale, come fossimo dei lupi, o delle gazzelle, o degli elefanti. Per queste persone il singolo uomo non ha una grande importanza: ciò che conta è, per restare al paragone animalesco, il capo, o comunque i più forti del branco. Coloro che la pensano così credono che l’essere umano progredisca grazie alla selezione: i più forti, i più furbi e i più potenti sopravvivono. I deboli, quelli che non ce la fanno a stare al passo, vengono eliminati.

 Poiché hanno questa convinzione, pensano sia giusto assecondare la natura. La natura fa morire il lupo zoppo, l’antilope vecchia, gli uomini deboli?
Allora non bisogna fare nulla per ostacolarla, se vogliamo che si realizzi il sogno di un mondo in cui la moltitudine sia al servizio dei sani, dei furbi e dei forti.

Chi vede il mondo così vuole che l’umanità sia organizzata in modo gerarchico. Cosa significa? Immaginiamo una scala: sul gradino più basso troviamo i deboli, gli indifesi, gli incapaci; su quello più alto i bravi, i forti, gli astuti. Chi sta sopra comanda, chi sta sotto ubbidisce. E spesso in cima finisce per esserci una persona sola, il capo del branco, proprio come accade tra gli animali.”

 La società orizzontale  – “In cosa è diversa una società orizzontale da una verticale?” Nella società orizzontale non ci sono gradini, i forti non hanno un posto speciale e i deboli non sono considerati uno strumento o un impiccio: si presta attenzione a tutti.

Ognuno, nel proprio piccolo, fa quello che può, e la somma di questi sforzi fa progredire l’umanità. Alla base di questo concetto c’è un pensiero molto importante, ovvero che ogni persona ha un valore, una sua dignità, e che tutti gli individui hanno qualcosa in comune.

Questo qualcosa riguarda l’umanità intera: non siamo simili solo ai componenti della nostra famiglia, ai tifosi della nostra squadra di calcio, a chi frequenta la nostra stessa chiesa o moschea, a chi ha la pelle bianca, scura o gialla come noi, ma siamo simili anche a chi apparentemente è molto diverso da noi, sia nell’aspetto che nelle idee. In un mondo del genere, se vediamo qualcuno che soffre, pur non conoscendolo, ci sentiamo a disagio, mentre siamo soddisfatti quando vediamo che qualcuno sta bene.

Questi sentimenti possono essere chiamati “solidarietà”: la solidarietà ci rende disponibili ad aiutare gli altri, ma anche a chiedere aiuto, se ne abbiamo bisogno. Il mondo diventa come una grande famiglia o un grande gruppo di amici del cuore, pronti a sostenersi nei momenti difficili. …”

 “Se non ti è possibile leggere tutti i libri che potresti avere, basta che tu abbia i libri che puoi leggere. Leggi sempre i migliori autori, e se talvolta vuoi passare ad altri, torna poi ai primi.”
– Seneca, Ep. ad Luc., 1, 2, 3-4 –

“I libri parlano anche se sono chiusi beato chi sa ascoltarne l’ostinato sussurro.”
– Stefano Benni, A Roberto Roversi –

IL PROGRAMMA

Saluto della Dirigente Scolastica,
Prof.ssa Maria Ricciardello

Saluto dei Sindaci dei comuni di
Brolo, Sant’Angelo di Brolo e Ficarra

Intervento della Dott.ssa Fiorella Vinci

Saluto di benvenuto a cura degli alunni di Sant’Angelo di Brolo

Intervento del Giudice Gherardo Colombo

Interventi degli alunni – Dibattito

 

 

I Docenti che hanno coordinato l’attività degli alunni: Graziella Casella , Daniela Mazzagatti, Anna Maria Messina, Melina Messina, Margherita Pintauro, Melina Princiotto, Maria Rosa Squillacioti, Mariella Ziino

La Referente: Maria Rosa Gregorio

  • Si ringraziano i docenti di musica per la preziosa collaborazione.
  • Hanno partecipato al progetto gli alunni delle classi seconde e terze della scuola secondaria di I grado dell’Istituto Comprensivo di Brolo.
  • Progetto grafico di Salvatore Sidoti Migliore

 Si ringrazia l’Amministrazione Comunale di Brolo per aver dato la disponibilità del Cineteatro Comunale.

 

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