Sinagra – Per il gruppo “Uniti per Crescere” i Pim di Filippello sono il Bancomat dell’Amministrazione!

caleg-sinagraIl sindaco in questi due anni e mezzo ha di sicuro fatto conoscere ai Sinagresi l’assoluta inconcludenza, la scarsità di idee e di progettualità della sua azione amministrativa.

I bilanci del comune per gli anni 2012 e 2013 sono stati chiusi grazie alle entrate degli affitti dei PIM (circa €200.000,00 annui), senza che parte di queste venisse reinvestita nella gestione e manutenzione dell’area stessa come previsto da contratto.

L’area artigianale di contrada Filippello fino ad oggi è stata usata esclusivamente come bancomat.

L’amministrazione sin da subito è entrata in conflitto con le aziende insediate, iniziando molteplici contenziosi con le realtà artigianali presenti, i cui relativi incarichi legali ad avvocati “vecchi e nuovi” ammontano ad oltre € 20.000.

Ma vi è di più, con delibera di giunta n.110 del 10.09.2014 si è affidato un altro incarico all’avvocato Francesco Marullo di Condojanni con studio legale a Messina (chi volesse potrà consultare il sito: www.studiolegalemarullo.it, per conoscere oltre le indiscusse capacità professionali del nominato legale anche gli ottimi collaboratori di studio), per avere un parere sulla possibilità di ridurre gli anni di concessione dell’affitto dei capannoni. Non riusciamo a comprendere l’utilità e la necessità di tale provvedimento volto, a nostro avviso, solamente a mettere in difficoltà le imprese artigiane locali che danno lavoro a tanti sinagresi.

Ribadiamo il nostro pensiero: le aree artigianali sono nate per creare lavoro, non per fare aumentare le entrate del comune a discapito degli operatori economici presenti.

Il gruppo consiliare “Uniti per crescere” ha votato a favore del piano di alienazione dei beni comunali come previsto dal proprio programma elettorale, essendo favorevole sia alla vendita dei locali sfitti, sia soprattutto a privilegiare gli operatori economici già insediati in quell’area.

Il ruolo dell’Amministrazione Comunale dovrebbe essere quello di sostenere le imprese assegnatarie dei locali, non quello di ergersi al ruolo di scarso mediatore tra parti.

La conflittualità tra ente comunale e locatari aumenterà sicuramente nel momento in cui si pensa di cambiare la durata della concessione degli affitti. Sin da ora preannunciamo le barricate in consiglio comunale su un’eventuale modifica del regolamento e chiediamo anche agli operatori insediati a Filippello di non avere paura e di ribellarsi insieme a noi ai soprusi dell’amministrazione.

Infine, diamo un consiglio al sindaco: non scarichi sugli amministratori del passato le responsabilità dei suoi disastri, ma li ringrazi per aver ereditato da loro questa preziosa realtà.

                                   

                                                                                              “Il gruppo consiliare Uniti per crescere”

leave a reply

}