Laccoto: “Milazzo e il suo comprensorio sappiano guardare oltre l’area industriale”

foto raffineria milazzo

Dopo l’incendio che ha interessato uno dei serbatoi della Raffineria di Milazzo, il deputato regionale del Partito Democratico Giuseppe Laccoto ha rilasciato la seguente dichiarazione per lanciare un nuovo progetto di sviluppo per l’intero comprensorio:

“Il grave incidente alla Raffineria Mediterranea deve spingere tutti gli attori in campo, istituzioni, aziende, associazioni, sindacati e popolazione ad una profonda riflessione sul futuro del comprensorio di Milazzo. Una realtà caratterizzata dalla presenza di insediamenti industriali che hanno finora costituito una risorsa occupazionale pressoché unica, ma che ha pure dovuto fare i conti con un impatto ambientale devastante, le cui conseguenze sono ancora tutte da comprendere.

L’incidente del 27 settembre solo per caso non ha provocato danni visibili peggiori ed è proprio questo il momento giusto, a mio giudizio, per aprire il confronto sulle strategie di sviluppo di un’area che racchiude straordinarie potenzialità. Potenzialità su cui bisogna concentrare le energie per riconsiderare,con coraggio e lungimiranza, il futuro dell’intera zona.

giuseppe laccotoIl progetto sulla realizzazione di un aeroporto nella Valle del Mela, rappresenta infatti un’occasione da non lasciarsi sfuggire con tutte le ricadute positive che una simile opera rappresenta. L’Unione Europea è molto sensibile alle tematiche legate alla salvaguardia ambientale e riserva risorse importanti per la riqualificazione e la bonifica delle zone industriali. Senza pensare ai fondi disponibili per realizzareopere, come gli aeroporti, che servono a velocizzare i trasporti e, al tempo stesso, racchiudono straordinarie opportunità di sviluppo economico ed occupazionale.

Si tratta non di una scommessa, ma di una strategia nuova rivolta alla crescita di tutto un territorio e ad innalzare la qualità della vita delle sue comunità. Una riflessione che pone come base imprescindibile la salvaguardia dei lavoratori attualmente impiegati nell’area industriale. E’ certo un percorso lungo e delicato, ma l’emergenza di oggi ci offre anche l’occasione di avviare un ragionamento serio e non demagogico che guardi al benessere delle comunità, prima che al profitto delle aziende. Credo infatti che la scelta compiuta in passato tra lavoro e salute non debba essere rinnovata. Per questo mi farò promotore di una iniziativa pubblica che metta sul tavolo proposte concrete di bonifica, rilancio e sviluppo di un’area che ha già pagato un pesante tributo in termini di inquinamento ambientale”.

L’Ufficio Stampa

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