Brolo: “Debiti per almeno tredici milioni” Il dissesto del Comune è inevitabile

La Ricciardello: “Prendere atto di un fallimento che nei fatti esiste già”

Conferenza stampa con dati alla mano, quella convocata ieri mattina dal primo cittadino Irene Ricciardello  che ha illustrato alla stampa dove i numeri sono alti e caldi. Ad aiutare a capire meglio cosa si dovrà fare, saranno Carmelo Messina e Angelo Sajeva i due commissari nominati dalla regione per verificare se nella cittadina del castello, ci sono le condizioni per dichiarare il default.

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Non c’è da essere allegri. Irene Ricciardello e l’assessore Gaetano Scaffidi durante la confenza stampa

Le cifre elencate dal primo cittadino, sicuramente non fanno ne ridere ne sorridere, se si considera che a questo momento si arriva almeno a tredici milioni di debiti dell’ente comune che l’amministrazione di Irene Ricciardello ha constatato ed a certificato con le relazioni raccolte, dopo l’insediamento dello scorso mese di maggio, nei vari uffici comunali.

Tradotto in sintesi vuol dire che il comune di Brolo è già sulla precipizio del dissesto. I dati elencati dal sindaco Ricciardello e da suo vice ed assessore al bilancio, Gaetano Scaffidi, partono dai dati dell’ufficio tecnico comunale, che con una sua relazione ha elencato tutte le fatture inevase,  dove vengono documentati debiti per 6.267.529 euro, cui vanno aggiunti i tanto famosi 4 milioni dei “mutui fantasma”,  ed i due milioni e 300.000 euro circa che riguardano contributi e altre imposte  non pagate  con enti previdenziali e fisco, con la discarica e con il depuratore consortile, ed infine altri due milioni circa già portati alla luce, dai primi controlli, che riguardano altre le altre aree.

Un passaggio del suo intervento, per rispondere alla minoranza consiliare “Per Brolo” il primo cittadino lo ha dedicato a difendere la sua deposizione, presso gli uffici della Corte dei Conti. Dove ha sottolineato che “ho tutelato i cittadini di Brolo ma non chi in questo guaio li ha cacciati. Quindi trovo assolutamente fuori luogo le critiche che mi sono state indirizzate in questi giorni”.

A complicare questa situazione grottesca, non bisogna dimenticare che il bilancio non può essere approvato perché un altro commissario inviato dalla Regione (insediatosi a febbraio ndc) vuole rendersi conto della situazione economica dell’ente,  il segretario comunale Caliò si è dimessa e si attende la nomina di un nuovo Revisore dei Conti, che dovrà essere nominato dal consiglio. Le battute finale del primo cittadino Ricciardello, sono quelle di affermare che “non si vuole chiedere dissesto, non è qualcosa che si fa a cuor leggero ma a questo punto bisogna solo prendere atto di un fallimento che esiste nei fatti”.

La novità: “Mutui fantasma” Indagini prorogate

Il 18 luglio scorso è stata depositata la richiesta di proroga delle indagini per lo scandalo dei mutui fantasma. il procuratore di Patti Rosa Raffà ed il sostituto procuratore Francesca Bonanzinga, hanno chiesto al sei mesi di tempo prima di chiudere le indagini. Al momento indagati restano l’ex sindaco Salvo Messina e quattro funzionari comunali: Giuseppe Indriani, Calogero Tripi, Carmelo Arasi, ragioniere capo e Costantino Maniaci.

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