Naso: Inaugurazione Museo in onore a Francesco lo Sardo

image-1Francesco Lo Sardo era un politico. Apparteneva a quella vecchia sinistra che ormai non esiste più. A quella schiera di uomini che per le proprie idee ed i propri valori sono stati disposti a tutto. Se si è di destra o di sinistra, oggi, non importa. Ci sono semplicemente degli uomini che nella storia devono essere ricordati per rammentarci che per credere nel proprio futuro, nella propria idea di Patria, nei propri valori non si può e non si deve essere codardi. Francesco Lo Sardo era figlio della terra del Sud. Nebroideo, proprio come noi.

Naso vuole ricordare Francesco Lo Sardo e, come si legge nel Comunicato stampa

Verrà inaugurato venerdì 25 aprile il primo museo dedicato all’onorevole Francesco Lo Sardo (nato nel 1871, morto nel 1931) presso il Convento a Naso, suo paese natale.

E ancora

La sala accoglie reperti e i mobili, stile tardo ‘500, dello studio legale romano da tempo in possesso del comune per eredità testamentaria della famiglia Lo Sardo. All’origine la proposta di Franca Sinagra Brisca, accolta dal sindaco Daniele Letizia già nell’autunno scorso, per la creazione di un polo museale sugli uomini illustri nasitani nelle sale del restaurato Convento dei Frati Minori.

E’ stato possibile cominciare l’allestimento per la sala “Lo Sardo” a partire dal prezioso mobilio attorno al quale la professoressa Franca Sinagra Brisca ha costruito una biografia sintetica, che inizia nel 1886 con la rara foto dei due fratelli Lo Sardo e Noè alla prima uscita de “Il Riscatto” a Messina. Stampe e riproduzioni fotografiche tracciano per grandi linee i momenti salienti del percorso di vita dell’onorevole avvocato, fino alle citazioni celebrative di personalità del dopoguerra. L’ambiente conventuale, di severa eleganza con muri di pietra viva arenaria, l’entrata nell’arco del primo portico che immette al chiostro e il parco naturale annesso, rendono la visita accogliente sotto vari punti di vista mentre celebrano la memoria storica.

Ma nel dettaglio chi era quest’uomo?

Francesco Lo Sardo era natio di Naso (22 Maggio 1871) fondatore insieme a Giovanni Noè del giornale di tendenza anarchico-socialista “ Il Riscatto” sulle cui pagine inizia a propugnare le sue idee progressiste. Rifuggendo gli agi della sua condizione familiare di estrazione borghese, Lo Sardo, lotta contro la società baronale che opprimeva i contadini ed i braccianti. Promotore del primo Fascio operaio Nasitano (erano quelli gli anni dei Fasci Italiani 1891-1894) non ebbe timore nel mostrare fieramente la propria libertà di pensiero che lo portò al domicilio coatto nelle isole Tremiti a soli ventritrè anni. Liberato per petizione di universitari e professori e dei parlamentari Imbriani e Colajanni fu successivamente arrestato nel 1898. Dall’anarchismo passa al socialismo incitando tutta Italia alla lotta sociale. Visse, nel 1908, il dramma del terremoto di Messina. Testimone di uno capitoli più drammatici della nostra storia che sottolineava l’inefficienza del governo italiano e l’abbandono del Sud in particolari catastrofi.

La denuncia costante contro la speculazione delle aziende edili del settentrione sotto lo sguardo benevolo di borghesia messinese e curia papale è instancabile. Lotta attivamente anche contro l’intervento dell’Italia durante il primo conflitto mondiale, sebbene dopo decida di prenderne attivamente parte nel 1915. Successivamente dirige con fierezza la camera del lavoro di Messina. Siamo agli arbori degli anni venti. Gli uomini politici fanno di comodo alla poltrona dei potenti e, se così non è, non si può che essere percepiti come personaggi scomodi. Sono gli anni che segnano la delusione verso il partito Socialista ed il passaggio al partito Comunista Italiano. Diventa il primo siciliano ad essere eletto alla Camera dei Deputati ma, in prossimità dell’emanazione delle leggi fascistissime, al culmine della violenza fascista, venne arrestato. Era l’8 novembre del 1926. Condannato nel 1928.
Trovò la morte a Poggioreale il 30 Maggio del 1931.

Sulla vita, l’opera di Francesco Lo Sardo, sulle sue fierissime difese davanti al Tribunale Speciale, il nipote Francesco Lo Sardo Jr. ha pubblicato un libro, intitolato “Nessuno lo dimentichi”, Edizioni del Paniere via Cattaneo 27 Verona, 1982.

Degna di nota è la risposta che egli dette al presidente del Tribunale Speciale durante le sue dichiarazioni finali, prima della sentenza di condanna che ne decretò la morte in carcere: “A nome di tutto il gruppo degli imputati siciliani, dichiaro che noi siamo fieri di essere processati per la nostra attività comunista. Questo processo dimostra che i lavoratori del mezzogiorno non sono secondi a quelli del settentrione nella lotta contro il fascismo”; e insistendo il presidente perché concludesse: “Almeno mi sia concesso di dire che sono orgoglioso di essere processato perché comunista, che sono orgoglioso di portare dinanzi a questo tribunale trenta anni di attività politica spesa al servizio dei lavoratori dell’Italia meridionale”.

Un personaggio degno di nota che il nostro territorio non può che ricordare.

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