Piraino – Marco Ceraolo, scrive al sindaco: … la battaglia sul tema del ciclo dell’acqua continua

E’ noto che il sottoscritto, insieme ad altri ex consiglieri, appartenenti allo stesso gruppo politico nel corso della precedente amministrazione, si sono intestati, la questione “acqua” nei vari aspetti, compreso l’abbattimento del costo della tariffa idrica. In questo caso, sarebbe più opportuno parlare di adeguamento del costo tariffario, lotta agli sprechi e anomalie varie (macchina dei ruoli inceppata, contatori illeggibili, non censiti, disdette giacenti, ecc.) compresa l’annosa vicenda degli evasori.

Grazie ad una serie di misure attuate negli anni sotto il nostro “pressante” impulso, si è pervenuti ad un abbattimento del costo dell’energia elettrica, pari a circa il 40%, riuscendo a far uscire il Comune dal ” regime di salvaguardia”, mettendo ordine ai conti, anche con misure drastiche, affinché non si ritornasse a pagare l’energia elettrica in sovrapprezzo per la morosità del nostro comune.

Oggi si apprende che da diversi mesi il Comune di Piraino è nuovamente in regime di salvaguardia. Come ben sa, ciò comporta pagare l’energia elettrica con un sovrapprezzo non di poco e di circa il 40% in più, con un ovvio spreco di risorse economiche sottratte all’utilizzo per altri servizi in favore dei cittadini, quindi, in soldoni per tutti gli altri utenti, il prezzo è pari a 100per il nostro Comune attualmente ammonta a 140, costo in più che paghiamo noi cittadini in bolletta. Ciò vanifica i risparmi fatti nel corso degli anni. Tutto ciò lo si può evincere dalla successiva tabella esemplificativa con dati per un comune generico siciliano (fonte web).

Questa situazione va immediatamente sanata, senza se e senza ma, attivando tutte quelle iniziative utili che consentano di rientrare in regime di normalità.

Come già detto, la spesa per l’energia elettrica necessaria al sistema idrico era scesa drasticamente, passando da €700.000 nel 2011/12 a €400.000 nel 2016/2017, con un risparmio netto annuo accertato di €300.000, questo grazie agli interventi strutturali (es. Telecontrollo dei pozzi, sostituzione di qualche km di condotte con l’eliminazione di molte perdite, ecc. ) e alla “normalizzazione” della tariffa elettrica. Ridurre questa spesa per un comune di piccole dimensioni come Piraino ha la stessa portata di un cospicuo finanziamento di un’opera pubblica ottenuto annualmente.

Consapevole che abbiamo soltanto iniziato l’opera di normalizzazione e che molto rimane da fare,Le sottopongo altre considerazioni.

Se si volesse tentare l’approvazione del bilancio di previsione (a cui mancheranno i soliti €800.000),ben prima dell’imminente periodo estivo, dovrete deliberarne le tariffe per l’anno in corso.

Quale miglior occasione prevedere e dare la possibilità di dilazionare il costo dell’acqua in un numero maggior di rate (minimo 3). Ed ancora, prevedere l’emissione del ruolo idrico nel primo semestre, onde evitare il sovrapporsi di questa imposta con altre tasse e tributi (IMU, spazzatura, ecc).

Perché non prevedere uno scaglionamento complessivo delle varie imposte comunali restituendo irisparmi fatti e applicando un sistema di tariffazione “sociale” che tenga conto di agevolazioni,almeno per le famiglie numerose, visto che esse usano più acqua prettamente per bisognipersonali?

Ritiene che sia giusto introdurre una nuova tassa come quella da voi in previsione (tassa di soggiorno) per i turisti? Secondo me si, ma tali risorse dovranno essere utilizzate per il territorio, per migliorare i servizi e per un restyling del paese, non per fare cassa e coprire i sempre presenti buchi di bilancio. Quelli si coprono adottando anche una seria politica contro le grandi evasioni fiscali delle tasse comunali.

Infine sorgono dei dubbi e delle altre conseguenti domande: se la tariffa idrica viene determinata sulla base dei costi di esercizio in cui l’energia elettrica rappresenta una delle voci più importanti, al risparmio conseguito in questi anni non ne sarebbe dovuto derivare un certo e matematico abbassamento della tariffa dell’acqua?

In presenza dei suddetti presupposti non si giustificherebbe la diminuzione della tariffa idrica?

Attuarlo è una scelta politica oppure una questione tecnica contabile?

I conti tornano o non tornano? Se si riuscisse a superare l’handicap della bassa capacità di riscossione più volte censurata anche dalla Corte dei Conti non si conseguirebbe l’altro positivo risultato della necessità della diminuzione del pagamento per interessi che il comune sopporta per il ricorso alla costante anticipazione di cassa?

Mi auguro, e qualcuno mi smentisca con carte alla mano, che si applichi la rimodulazione della tariffa dell’acqua insieme al costo di depurazione, in linea, del resto, con gli interventi già avviati in passato da noi ex, con punto di programma fatto vostro circa 9 mesi fa…

È tempo di partorire. Fiducioso di concreta attuazione delle relative misure necessarie per risolvere i problemi sui temi sopra elencati, sono certo che la presente trova la condivisione del gruppo e di gran parte dei cittadini su cui pesano tali rugginosità, e che entrambi rimangono in attesa di concrete risposte.

Cordialmente

Marco Ceraolo

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