Ucria – Il paese diventa “Città dell’Identità Siciliana” con la sezione “Ricerca ed Educazione”

La Fondazione Centro Internazionale di Etnostoria ha istituito nel centro nebroideo la sezione “ricerca ed educazione”. Infatti, il presidente della Fondazione, il professore Aurelio Rigoli, ha presentato al sindaco Enzo Crisà e al presidente del consiglio comunale Roberto Di Stefano, il “Palazzetto dell’Etnostoria” del tutto restaurato, quale sede della sezione, che tutela, conserva e intende valorizzare, circa 5000 pubblicazioni, esito della pluridecennale attività scientifica di Aurelio Rigoli (sin dal 1957 ndc), sia presso l’Università degli Studi di Palermo, sia presso l’Ateneo messinese.

Da sx Roberto Di Stefano, Aurelio Rigoli ed il sindaco Enzo Crisà

Nelle due Città Metropolitane, il professore Rigoli ha creato, con i suoi assistenti e con i suoi allievi, un vero e proprio “Carro di Tespi dell’Identità Siciliana”, per registrare sul campo in audio-video, ogni forma della Cultura tradizionale della Civiltà contadina dell’intera Sicilia. Rigoli, invece, con il suo “Carro di Tespi” percorrendo personalmente l’intera isola, ha consegnato alla cultura tutto un materiale scientifico, funzionale al rilievo sia della materia folklorica reiterata nel tempo (realmente tradizionale), sia alla sottolineatura delle varie mutazioni, in contesto isolano, a ragione dello scorrere della clessidra.

Il professore Rigoli ha sempre consentito agli allievi delle Facoltà dove ha insegnato, che utilizzassero liberamente, per le loro dissertazioni di laurea, ogni aspetto emerso dal contesto dell’intera ricerca sul campo.

Definita “Città dei Musei”, oggi Ucria assume, ci spiega Aurelio Rigoli, “pertanto anche la facies di “Città dell’Identità Siciliana”, con il sentito auspicio che la Regione Siciliana prenda per sé contezza della singolare crescita del citato Centro dei Nebrodi, abbastanza noto per i Musei, ma soprattutto per il Mosaico “Due mondi a confronto”, unico al mondo, visitabile da tutti i turisti”. E allora, con la sezione “Ricerca ed Educazione”, un’evidente crescita esponenziale del territorio ucriese; nonché il più sentito auspicio di fruttuosa crescita anche di tutte le altre comunità del territorio dei Nebrodi.

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