Brolo – Inizia, il lungo percorso educativo, della scuola dell’infanzia dell’Istituto Comprensivo

Inizia dalla prima sezione della scuola dell’infanzia dell’Istituto Comprensivo di Brolo, il lungo percorso educativo di tanti bambini dei comuni di Brolo, Sant’Angelo di Brolo e Ficarra.

  E in quei piccolo passi, a volte non sicuri s’intravedono frammenti di quello che sarà il nostro, futuro.
L’evoluzione tecnologica ormai ha reso il domani incerto, nessuno può prevedere quali saranno i mestieri del domani, quali saranno le sfide che questi bambini troveranno davanti al proprio cammino.
Ed è proprio da queste considerazioni che la scuola dell’infanzia italiana con i suoi campi di esperienza le sue routine, costruisce le solide fondamenta di quelle competenze di base necessarie per uno spirito di continuo adattamento che ha sempre caratterizzato i grandi nella storia dell’umanità.

Nell’incontro con i bambini, nella condivisione delle speranze s’intravede l’eredità che i sindaci Laccoto, Cortorillo ed Artale delle tre comuintà, Brolo, Sant’Angelo e Ficarra affidano a questi piccoli che un giorno diventeranno grandi, al nuovo Dirigente scolastico il compito di accoglierli e aiutarli in questo inizio del loro cammino, nella scoperta del mondo che solo la scuola dell’infanzia può dare.
“Con i suoi “piccoli” plessi l’infanzia è la realtà scolastica più diffusa sul territorio, gode di credibilità persistente da parte dei genitori, ha un corpo professionale che è disponibile all’innovazione ed alla creatività dei metodi e delle didattiche.
In essi viene praticata un’idea di curricolo a tutto tondo, ove gli aspetti cognitivi si intrecciano strettamente con la qualità delle relazioni sociali e del clima affettivo. È in prima fila nella sfida della società multiculturale: primo luogo di incontro di identità, di culture, di etnie, per una via italiana all’integrazione che si pratica proprio a partire dalle aule e sezioni multicolori delle nostre scuole dell’infanzia. Analogamente possiamo dire per il trattamento precoce dei bisogni educativi speciali, e più in generale per l’impegno a prevenire svantaggi sociali, culturali, linguistici, che si manifesteranno più avanti (soprattutto se non c’è stata una “buona” scuola dell’infanzia, che abbia saputo fare il suo mestiere).” (G.Cerini)

Molti non comprendono la ricchezza della scuola dell’infanzia, che come le grandi fondamenta di un palazzo, ha da sempre costituito il punto di partenza per la carriera futura di ognuno di noi.

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