Castell’Umberto – Migranti, il “No” del centro nebroideo. Alzata una “barricata”, poi rimossa

“Avviso importante e urgente: con un atto unilaterale senza preavviso un minuto fa la prefettura di Messina mi ha semplicemente informato che trenta immigrati (sarebbero in realtà circa cinquanta adulti, ndr) in nottata saranno trasferiti presso l’hotel Il Canguro.

1Non ritengo questo un atto di coinvolgimento istituzionale corretto per gli ovvi motivi di ricaduta sulla nostra comunità. La gestione è stata data a una cooperativa di Palermo, mi sto recando immediatamente sul luogo, dove indossando la fascia tricolore bloccherò con la mia autovettura l’ingresso della struttura alberghiera e lì rimarrò”, cosi aveva scritto il primo cittadino umbertino Enzo Lionetto, venerdì nella tarda serata alla notizia che presso la struttura alberghiera “Il Canguro sarebbero arrivati dei migranti.

Cosi è stato, ma i circa 50 migranti adulti, nonostante la protesta del sindaco e di un gruppo di cittadini, non è servita a nulla, anche perché all’arrivo del primo cittadino umbertino e di un gruppo di cittadini gli immigrati erano già dentro, ma non hanno trovato la corrente elettrica e l’acqua.

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La struttura che ospita i migranti, in effetti ricade nel vicino territorio di Sinagra, che confina con Castell’Umberto, risulta anche da alcuni anni inagibile. Ieri, la tensione non si è placata, ma come dicono in tanti, non perché si è razzisti, ma per come le cose sono state fatte. “Una struttura – dice il primo cittadino – dichiarata da mesi inagibile, senza luce, con acqua fornita dal Comune di Castell’Umberto con morosità dal 2012 (regolarmente attivati da tempo tutti i procedimenti amministrativi di recupero).

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“Per ovviare alla mancanza di corrente elettrica – aggiunge Lionetto – hanno provato a far entrare un gruppo elettrogeno, i cittadini hanno bloccato le vie di accesso, è comunque garantito l’ingresso ai mezzi di pronto intervento”. Dalla prefettura di Messina il capo di gabinetto, Caterina Minutoli, ha replicato al primo cittadino umbertino scrivendo che: “Non è una struttura nel territorio di Castell’Umberto anche se è a ridosso dell’abitato. E’ una struttura che è stata individuata in via di emergenza e urgenza dalla prefettura in seguito all’arrivo massiccio di quote di migranti.

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“La struttura, continua la Minutoli, da quello che ci risulta, non ha problemi, comunque ovviamente altri particolari saranno approfonditi. Dal punto di vista sanitario e dell’impiantistica la struttura ha i requisiti, altrimenti la prefettura non avrebbe consentito il trasferimento, e poi siamo in emergenza: certo non si può immaginare ospitalità senza corrente elettrica e acqua”. Il primo cittadino di Sinagra, Nino Musca, sottolinea che “C’e ne spettavano meno, per quanto ne so, ma le informazioni non sono precise. L’albergo, continua Musca, in cui sono stati portati gli extracomunitari ricade nel mio territorio ma è praticamente all’ingresso di Castell’Umberto, che assicura alla struttura rete fognaria e rete idrica.

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In tarda serata, dopo che i sindaci Enzo Lionetto, Nino Musca di Sinagra e Salvatore Castrovinci di Torrenova (che rappresenta il coordinamento dei sindaci), si sono sentiti con la Prefettura che ha confermano che i 50 migranti adulti resteranno a Castell’Umberto fino a che non si troverà un’altra struttura adeguata, è stato tolto il blocco ed è stato fatto entrare anche il gruppo elettrogeno per garantire la corrente elettrica ai migranti, che da ieri notte, praticamente sono al buio.

Per oggi, alle 11.00 davanti al struttura alberghiera dei migranti ci sarà un incontro a cui parteciperanno 40 sindaci del messinese, coordinato dal sindaco di Torrenova Salvatore Castrovinci,  per trattare la spinosa questione che già ha investito alcuni comuni del messinese

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