Sinagra – Amministrative: Voglia di due liste. Il cuore oltre le fazioni..lo vuole il Nabucco

L’ Analisi di Enzo Caputo – Un documento, trenta giovani, trenta firme, trenta cuori scagliati quasi con rabbia oltre le fazioni per gridare forte e chiaro che i giovani di Sinagra pensano, sognano, agiscono e soprattutto, non hanno paura di dire la loro anche a costo di infrangere antichi retaggi fossero solo frutto di autosuggestioni.

Un nutrito gruppo che si è dato un leader arrivando prima della politica (quella tradizionale) che, a volte, non necessariamente coincide con i tempi segnati dai passaggi generazionali e dal fallimento della politica tradizionale. Nel documento, “A muso duro”, un’analisi serena, una mano tesa e, per dirla con Bertoli, “…con un piede nel passato e lo sguardo dritto e attento nel futuro”.

nino muscaMa cosa c’è dietro l’interventismo dei giovani? Per capirlo bisogna fare un salto indietro fino alle scorse amministrative quando la partita fu giocata a quattro mani. Quattro liste che divisero il paese e determinarono per forza di cose, di numeri e di regole, il governo di una parte del paese e essendo la regola il sistema maggioritario, ben due liste non ottennero, malgrado i voti presi, alcuna rappresentanza in Consiglio comunale con la conseguenza di creare una sorte di rappresentanza “extraparlamentare” che, soffocata nel piccolo microcosmo locale, si è alimentata di “strategie” e speranze con un imperativo: individuare un nome nuovo gradito a tutti da opporre al sindaco uscente se si sarebbe ricandidato.

Ma su chi puntare nel paese degli “Io “ e non del “noi”? Ed ecco che le rare proposte si arenano sui veti incrociati. Quattro o cinque compagini politiche su cui sembrano pesare molto le “famiglie” locali con il loro bagaglio di voti e di autorevolezza. Così, tra un veto e l’altro, i giovani sono arrivati prima con un nome, comunque vada, di tutto rispetto. Loro non possono, non vogliono, non devono aspettare gli accordi degli altri. Sono tanti, vengono da realtà magari diverse ma con un comune denominatore. La politica, quella tradizionale è colta di sorpresa, la piazza, elemento principe della politica sinagrese che sembrava avere imboccato la strada della prudenza ad oltranza, reagisce bene.

leone agnelloLe voci, se vere di maldestre ramanzine si rincorrono, senza grandi risultati però. I ragazzi tengono duro. Il professore Nino Musca accetta la sfida.

Le alchimie politiche vanno in fibrillazione. “Troppi cuori oltre il confine” qui non si erano mai visti. Niente aveva fatto presagire la voglia forte di cambiare. Ma non tutta la politica reagisce con il silenzio o tuttalpiù con documenti ambigui che dicono per non dire niente, anche se, va detto, non mancano posizioni attendiste e di rottura, di tutto rispetto; La Lista “Vivere Sinagra” che nel 2012 sosteneva Carmelo Rizzo, prende una posizione chiara. ioppolo_enzo

Appoggerà Musca senza se e senza ma. Rizzo fa un passo indietro, anzi un passo avanti verso l’unità; verso quelle due liste che buona parte del paese invoca per porre fine al guerra fratricida che non mancherà di scatenare la frammentazione.

Enzo caputoE poi, ci si chiede, chi trarrà vantaggio da una terza compagine? Misteri non troppo nascosti della politica. “… abbiamo deciso, scrivono in un documento, candidati e sostenitori della lista ”Vivere Sinagra” per il bene della comunità, in vista della competizione elettorale della primavera 2017 di non anteporre personalismi e velleità dei singoli ma di assecondare gli interessi del paese e ascoltare cosa i cittadini di Sinagra chiedono da tempo alla politica e ai “politici… essendo consapevoli che non può rimanere inascoltata la voce di chi rappresenta il presente e il futuro del nostro amato paese e ascoltando le opinioni che giungono dalla società civile, abbiamo stabilito di rispondere all’appello dell’Ingegnere Antonino Musca, dando ufficiale e formale appoggio politico alla sua candidatura alla carica di primo cittadino. Siamo fermamente convinti che la figura di Nino Musca, grazie alle sue riconosciute doti professionali e umane, possa rappresentare un’opportunità per unire il fronte delle opposizioni all’attuale Amministrazione e incarnare quei principi di “vero” cambiamento”. Foto_Corica_Lacava

orifici micheleLa scelta, coerente e obbligata con gli orientamenti maturati dopo l’esperienza del 2012 viene apprezzata da tanti, fosse solo perché punta all’Unità. Crediamo – dice Carmelo Rizzo che abbiamo fatto una scelta coraggiosa e coerente, prima di tutto l’interesse del paese. Sinagra viene prima di tutto e tutti. Circa 2700 abitanti che, tolti quelli che non possono o non vogliono votare, si riducono parecchio”.

Una pletoria di candidati, un’esperienza già fatta – dice “ Radio fante” che ha portato e probabilmente porterà, solo il governo di una ristretta minoranza. Lo ha capito bene il geologo Michele Orifici e i “suoi” che ha chiarito la sua vicinanza a Musca spendendosi per due sole liste. Opinione condivisa da Enzo Caputo, sindacalista della CGIL che, ancora attende dove posizionare la “sua Armada” che potrebbe fare la differenza. Ma esistono ancora “armade” dopo la prova di autonomia data dai giovani di Musca? Forse. Ma quanto un’inversione di fronte esponga al fuoco amico nessuno può dirlo.

carmelo rizzo“Cinque, dieci, cento stelle” pesano sulle amministrative di tutta la Sicilia generate proprio dall’irrigidimento e dalla chiusura dei politici( la politica, “Res Pubblica” è un’altra cosa, Vola più alta). Ma torniamo ai “giovani d’assalto” che meriterebbero anche la presenza di altri giovani che dell’assalto a muso duro ne hanno fatto una bandiera (capelli bianchi o neri poco importa), hanno appena registrato un altro successo i consiglieri Calogero Corica e Gugliemo La Cava hanno appena fatto sapere, in un comunicato che, in nome dell’unità, dell’equilibrio e della competenza, appoggeranno Musca. emanuele_giglia

(Un “affondo” nel Gruppo di Leone Agnello che pare tenti di aggregare la fatidica terza compagine.( Le consultazioni con l’ex sindaco Enzo Ioppolo sono tutt’ora in corso ma niente sembra al momento scontato (le leggi della politica hanno gradi, tempi e logiche). Ho chiesto ad uno dei giovani il perché della scelta.

La risposta, in musica, è di quelle che lasciano il segno : “Del Giordano le rive saluta, Di Sïonne le torri atterrate…Oh mia patria sì bella e perduta! Oh membranza sì cara e fatal! Verdi, il Nabucco, la fantasia dello storico corre. Altro che plagiati questi giovani!

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