Trentasei domande a risposte multiple e anonime per capire se esistono rischi correlati quelli, per intenderci, più insidiosi. A proporle , in un questionario consegnato ai dipendenti del Comune di Sinagra, è stato il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza Enzo Caputo, segretario provinciale dell’ISA (Intesa sindacato autonomo) e componente della rappresentanza sindacale aziendale.
Sul fattore rischio /disagio ha già presentato ai datori di lavoro e al Servizio di Prevenzione e Protezione dell’Ente una circostanziata relazione, di ciò che, a suo giudizio, va migliorato e inserito nel Documento di valutazione dei rischi. L’indagine, a 360 °, mira, tra l’altro, a capire: lo stato di gradimento dei lavoratori, il modo di interfacciarsi con dirigenti e colleghi, il livello di autostima, le valutazioni sui “massimi sistemi” e il livello di sicurezza percepito. Una radiografia quindi per individuare eventuali disagi e segnalarli.
“I rischi materiali – spiega Caputo – sono facilmente individuabili mentre quelli correlati, seppur a volte palpabili, vanno cercati nei modi consentiti e nel rispetto delle regole. Nella predisporre il questionario mi sono rifatto anche alle linee guida della Clinica del lavoro di Milano, unica nel suo genere specializzata nel settore. Certo questo è solo un primo passo. Per la buona riuscita tutti devono fare la loro parte. Ultimamente il mondo del lavoro ha subito molti scossoni che hanno fatto squilibrare, a danno dei lavoratori, il rapporto capitale forza lavoro”.
La mini indagine è stata presentata, con il supporto dell’intera rappresentanza sindacale, nel corso dell’assemblea sindacale. “Senza i colleghi sindacalisti, mi riferisco a Pippo Franchina, Angela Faranda, Enzo Coppolina e Melo Agnello, che, sensibili alla problematica, hanno condiviso l’idea, il “progetto sicurezza” sarebbe risultato monco- continua – E’ necessario che l’idea di indagine, nella sua generalità, esca dagli schemi tecnicistici del Servizio di prevenzione o dalle valutazioni del medico del lavoro (entrambe ovviamente indispensabili) per alzare, nella condivisione e la coralità, lo spirito di squadra necessario per avere ricadute positive sul cittadino utente”. Sul tavolo infine anche una più sicura e incisiva attività della polizia municipale.