Una denuncia conto ignoti, fatta nel 2013, da Nino Caliò, residente a Torrenova perché assieme alla moglie avevano ricevuto insulti pesantissimi e minacce da alcuni profili facebook palesemente falsi porta al rinvio a giudizio del sindaco Salvatore Castrovinci e del suo sostenitore Giuseppe Panesi.
Tutto comincia 2 anni fa quando alcuni soggetti, trincerati dietro profili fasulli (Roberto Santi Scolaro, Marco Impresario, Giovanni Sucapiano, Robero Rodengo) hanno insultato, denigrato Caliò e la moglie ed altre 11 persone appartenenti alla coalizione avversaria alle passate elezioni amministrative.
Da qui la denuncia alla Procura di Patti e quindi dopo una lunga serie di indagini da parte della polizia Postale di Messina, dalla polizia Giudiziaria di Patti sotto la guida della D.ssa Rosanna Casabona, si è arrivati a capire che quei messaggi provenivano dal telefono e dal computer dell’attuale primo cittadino Castrovinci e di un suo stretto collaboratore.
Per il primo cittadino torrenovese, quindi la notifica, del rinvio a giudizio. Castrovinci, si dovrà presentarsi all’udienza del 07 settembre, davanti al Giudice per rispondere dei reati di, diffamazione aggravata (Art.595 cp) e attribuzione di di falsi nomi ai propri profili (Art. 494 cp).