Movimento Liberi insieme di Messina – Sulla A20 autovelox illeggittimi

Il movimento Liberi insieme di Messina scrive una lettera aperta al presidente del Cas, Rosario Faraci, a seguito della segnalazioni di diversi automobilisti che fanno notare come i nuovi autovelox, posizionati dal Consorzio Autostrade Siciliano, siano poco visibili, posizionati come sono, all’ingresso delle gallerie della A20.

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Nella nota inviata al Presidente del CAS, il movimento sottolinea ” l’assenza della ben che minima comunicazione pubblica riguardante le nuove installazioni di postazioni fisse di rilevazione elettronica della velocità sulla rete autostradale siciliana e la discutibile collocazione degli stessi autovelox”.

“Di fatto – prosegue il movimento – nelle tratta A20 Palermo  Messina sono apparsi, da qualche settimana, dei nuovi impianti fissi di autovelox, posizionati anomalamente ed in contrapposizione alle previsioni normative in materia, all’ingresso dei tunnel, in posizioni, soprattutto durante le ore diurne, non visibili in maniera ottimale dagli automobilisti a cause dei normali riverberi di luce che, notoriamente, rendono difficoltosa la visibilità in entrata in galleria”.

“Oltre alla chiara preoccupazione dettata dal discutibile posizionamento delle apparecchiature di rilevamento, che ci auguriamo non sia definitivo, desta ulteriore preoccupazione nella scrivente associazione e nella popolazione del circondario pattese, la collocazione dei nuovi autovelox fissi persino nel doppio senso realizzato nella galleria del Tindari, in ambedue le ristrette corsie ed in ogni caso sempre posizionate all’ingresso della galleria, secondo le diverse direzioni di marcia, che lasciano presagire che l’enorme disagio causato dalla chiusura del tunnel in direzione Palermo – Messina sia e continui ad essere permanente”.


Infine – conclude il movimento a difesa degli automobilisti – al di là delle riflessioni sopra riportate circa la collocazione degli autovelox, auspichiamo in un Suo pubblico intervento che, per lo meno, possa chiarire se le apparecchiature in questione, allo stato attuale, siano attive ed in ogni caso la legittima pubblicizzazione della loro collocazione e della loro definitiva attivazione.
Riteniamo che interesse collettivo sia reprimere eventuali sconsiderati atteggiamenti di automobilisti imprudenti, piuttosto che rischiare di lanciare una metodologia repressiva delle infrazioni che rischi di diventare esclusivamente una caccia alla multa ed ai multati”.

 

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