Brolo – L’assessorato regionale, “rimprovera” la minoranza!

Si sono fatti rimproverare alla stregua di ragazzini”, così la sindaco di Brolo, Irene Ricciardello, commenta l’ultima missiva, arrivata dalla regione, più precisamente dall’assessorato delle autonomie locali e della funzione pubblica, dove si “bacchetta” la minoranza consiliare “Per Brolo”. 

irene ricciardello“Erano già stati zittiti dalla corte dei conti che in ben 23 pagine, scrive il sindaco brolese, elogiando i nostri sforzi, aveva messo una pietra tombale sul dissesto. Un dissesto che, nonostante le fandonie che questa opposizione si ostina a ripetere, non è stata una scelta fatta per un fine politico ma soltanto un atto obbligatorio alla luce dello stato di indebitamento dell’ente.

Il disperato tentativo dell’ex sindaco è stato respinto al Tar e poi anche dal Cga; sono stata personalmente invitata dal Prefetto al comitato di sicurezza proprio per via della violenza degli attacchi che vengono rivolti dalla minoranza consigliare ormai da più di un anno e mezzo e per discutere di quello che è stato definito il sacco di Brolo.

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Gruppo di minoranza “Per Brolo”

assessorato enti  locali siciliaL’assessorato agli Enti locali ci ha dato sempre ragione e oggi è arrivato, agli stessi consiglieri, l’ennesimo richiamo all’ordine, rivolto proprio a quei signori che fanno opposizione in modo irresponsabile e strumentale, puntando esclusivamente al tentativo di condizionare e bloccare l’ordinaria e già di per se difficile attività amministrativa, senza alcune concreto interesse per le sorti del nostro amato Paese. Non si spiegherebbero altresì le decine e decine di esposti, in pratica su ogni nostro atto, trasmessi all’assessorato. Nella sua lunga missiva – nota stampa, il primo cittadino Ricciardello scrive che gli attuali consiglieri di minoranza “rappresentano una continuità con un passato che brucia ancora sulla pelle di Brolo”.

Ma non mi stanco ancora di appellarmi alla coscienza di questi consiglieri”, conclude la Ricciardello “ai quali chiedo di dare il via ad un cambio di rotta. Basta con le campagne diffamatorie, basta con questa macchina del fango che non porta da nessuna parte”.

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