Si infittisce ulteriormente il mistero su Denise Pipitone, la bimba di 4 anni scomparsa il primo settembre 2004 a Mazara del Vallo. Dopo l’assoluzione in appello della sorellastra della piccola Denise, Jessica Polizzi, perchè le prova a detta dei giudici sono insufficienti, si credeva che le indagini fossero ancora dopo 11 anni dalla scomparsa ancora al punto di partenza senza nessuna pista valida da seguire. Invece, pochi giorni fa, si apprende dalla trasmissione Rai “Chi l’ha visto” che , Piera Maggio, la mamma di Denise, sarebbe stata contattata ad agosto su Facebook da una ragazzina che le avrebbe scritto: “Sono Denise mamma…”.
Ad avvalorare questa ipotesi, anche se gli inquirenti sembra vogliano sottoporre l’ipotetica Denise al test del DNA, adesso arriva un altro importante elemento, svelato dal TGR della Basilicata: un anonimo segnalatore avrebbe svelato all’emittente televisiva Regionale alcuni particolari con una lettera scritta in modo sgrammaticato ma chiara nel senso: “È lei, Denise, e vive qui in un centro del potentino con una famiglia arrivata in regione da qualche anno“. Certo è forte il dubbio che questi elementi- indizi siano pure invenzioni da parte di mitomani che così facendo cercherebbero soltanto popolarità sui media nazionali.
Intanto una serie di verifiche incrociate confermano che il cognome della ragazza che ha contattato la mamma di Denise su facebook, coincide con quello di una famiglia rom che vive nelle campagne di Mazara del Vallo. A livello giudiziario la pista del rapimento da parte dei nomadi era stata abbandonata ben presto ma adesso verrà probabilmente riaperta: potremmo essere ad una svolta storica, anche se la delicatezza della questione impone la massima cautela anche per le possibili conseguenze deflagranti dovute alle reazioni della popolazione nei confronti delle comunità rom qualora fosse confermato che la bambina siciliana sia stata rapita.
