Capo D’Orlando – La “matricola” Tiger blocca il “gigante” Akragas

TIGER BROLO        1     AKRAGAS                       1

TIGER (5-4-1): Valenti, Perricone Koaudio, Calabretta, Zingales, Carbonaro, Lupo, Bica Badan, D’Emanuele (32’ st Schirò), Saani (29’ st Cirianni), Calabrese. In panchina Ballotta, Addamo, Cuccia, Patti, Li Muli, Di Senso, Mancari. All. Galfano, squalificato, sostituito dal vice Catalano.

AKRAGAS (4-2-3-1): D’Alessandro, De Rossi, Vindigni, Chiavaro, Dentice, Baiocco, Trofo (24’ st Dezai), Tiscione, Savanarola, Catania (47’ st Bonaffini), Meloni (32’ st Longoni). In panchina Evola, Terminiello, Risolo, Pellegrino, Napoli, Perrone. All. Feola.

ARBITRO: Carella di Bari, assistenti Gregorio e Mittica di Bari.

RETI: 1’ pt Calabrese (T), 5’ st Tiscione (A).

NOTE: spettatori circa 750. Ammoniti Zingales (T), Bica Badan (T), Meloni (A), Schirò (T), Vindigni (A), Lupo (T) e Carbonaro (T). Allontanato per proteste Antonio Magistro, ds Tiger, al 18’ st. Recupero 5’+ 6’. Corner 2-4.

tiger  Akragas

Due colpi di testa decidono il testa-coda del Ciccino Micale, campo amico da qualche settimana della piccola matricola Tiger che è riuscita nell’intento di bloccare il “gigante” Akragas. Un esito non del tutto a sorpresa che rispecchia l’andamento dei 101’ giocati sul sintetico paladino dai superstiti delle due compagini. Nell’Akragas out Lo Monaco, Maraucci ed Arena, forfait più gestibili dalla lepre che, però, in avvio di gara subisce il gol su corner battuto da destra con Calabrese che con un’incornata beffa l’ex D’Alessandro facendo esplodere la porzione di tribuna riservata ai tifosi gialloneri, in numero decisamente inferiore ai 300, festosi e coreografici, giunti dalla città dei Templi, per nulla scoraggiati dall’interruzione sull’autostrada A19. La replica al 10’ è di Tiscione a tu per tu con il portiere avversario ma c’è il miracolo di Valenti che lo ipnotizza. Al 14’ su cross da destra ancora Tiscione tira fuori di un soffio da dentro l’area.

Al 22’ contatto in area falloso tra Bica Badan che atterra Savanarola, con conseguente rigore battuto da Meloni alla sinistra del portiere con prodigio dell’ex Valenti che devia bloccando poi in due tempi. Al 32’ D’Emanueleci prova in diagonale bloccato dal suo vecchio compagno di squadra D’Alessandro, classe 1996 che aveva iniziato a Brolo il torneo. Al 40’ Saani dai 16 metri non inquadra la porta. La ripresa che l’Akragas affronta a favore di vento sembra iniziare in sordina ma giusto il tempo per i biancoazzurri di prendere le misure e di colpire al primo vero affondo, propiziato da una discesa centrale del solito intramontabile Baiocco che né Calabrese né Saani riescono a fermare in prima battuta, con palla servita sulla destra a Trofo sul cui spiovente Tiscione, incredibilmente tutto solo sulla parte opposta, si produce in un colpo di testa indisturbato con palla piazzata sotto il sette lì dove di certo Valenti non può arrivare.

Ovvio l’entusiasmo dei supporters ospiti che chiedono a gran voce la vittoria. Sulla spinta, anche del dio Eolo, i “giganti” premono e l’ex Valenti, beccato dai suoi vecchi tifosi, deve superarsi in un’uscita su Meloni al 54’ e sulla punizione bomba in diagonale di Tiscione che il portiere respinge con i pugni. Col passare dei minuti, però, la pressione si affievolisce e mister Feola cerca di porvi riparo inserendo la freschezza del colored Dezai che al 73’ sfiora il gol di testa sulla punizione battuta da destra dall’onnipresente Baiocco. Al 77’ fuga di Calabrese che spezza il dominio ospite ma l’attaccante di Gioiosa Marea, che poteva smistare sulla destra per il liberissimo capitan Lupo, al momento di entrare in area incespica sul pallone sprecando una potenziale palla gol.

La pronta risposta akragantina arriva con un siluro di poco sul fondo scagliato dal solito Tiscione. Ma la vera chance per il sorpasso arriva all’84’ quando Savanarola dall’altezza dell’area piccola a rimorchio spara sopra la traversa il piattone destro su assist delizioso da destra del neo entrato Longoni. All’87’ l’eterno Baiocco, capitano da clonare al più presto, si mette in proprio ed avanza in posizione centrale provando a pescare l’incrocio dei pali con un fendente dal limite che sibila sopra la traversa di Valenti. Al 90’ l’ultima emozione con Koaudio che evita di fatto un gol fermando in spaccata all’ingresso dell’area grande il lanciatissimo Dezai che da metacampo era arrivato ad un passo dalla comoda conclusione. (*ca*)

Claudio Argiri

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