A Brolo la minoranza evidenzia che “i creditori possono attendere”

Riceviamo & Pubblichiamo *

I CREDITORI POSSONO ATTENDERE –  La nuova Amministrazione manca il primo fondamentale appuntamento.

cono condipodero
da sx Cono Condipodero, sindaco Irene Ricciardello

Giorno 3 giugno 2014 è scaduto il termine perentorio, previsto dal D.M. 10.02.2014, per trasmettere alla Cassa Depositi e Prestiti la richiesta di anticipazione delle somme relative alle posizioni debitorie dell’Ente maturate al 31.12.2012, tanto per i debiti certi liquidi ed esigibili, quanto per i debiti fuori bilancio riconoscibili alla medesima data. Si trattava di un’ulteriore tranche di unmiliardo e ottocento milioni di Euro, che il Governo con il Decreto 35/2013, noto anche come “Sblocca-debiti”, aveva messo a disposizione degli Enti Locali per favorire il pagamento dei loro creditori.

La lista “Per Brolo” ha più volte ribadito nel corso della campagna elettorale, come attraverso il ricorso ai fondi collegati al Decreto 35/2013, sarebbe stato possibile procedere al pagamento dei creditori del Comune di Brolo. Ma inutilmente!

Il suddetto termine è invece decorso nell’inerzia della nuova compagine amministrativa, che evidentemente – neppure in un momento particolarmente delicato, dal punto di vista economico, come quello attuale – ha ritenuto di dover operare con solerzia ed attenzione al fine di ottenere l’attribuzione delle menzionate somme, che sarebbero state disponibili già da fine giugno 2014 ed avrebbero certamente costituito una vera e propria boccata d’ossigeno per artigiani, commercianti, imprenditori e liberi professionisti di Brolo.

Quanto sopra evidenziato, comporta che le ragioni creditorie di molti nostri concittadini risultano con ogni probabilità gravemente compromesse o, nella migliore delle ipotesi, differite almeno per diversi anni.

Insomma, la scelta dell’Amministrazione appare davvero infelice. Vi erano a disposizione quasi due miliardi: non bisognava accendere un nuovo mutuo come strumentalmente si vuole far credere alla cittadinanza, ma fare ricorso ad una anticipazione (da restituire in trenta anni) che avrebbe però consentito di estinguere subito posizione debitorie pregresse.

La verità è che abbiamo perso un’occasione.

La scadenza del 3 giugno è stata ignorata per sbadataggine, per superficialità, per impreparazione, oppure perché la nuova compagine amministrativa era impegnata a spartire cariche e poltrone, piuttosto che prendere a cuore la grave situazione economica del Paese?

Insomma, se il buon giorno si vede dal mattino, i cittadini di Brolo hanno ben poco da stare allegri!!

                                            Gruppo Consiliare di Minoranza “ Per Brolo”

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