Piraino – Elezioni: il primo candidato sindaco è Diego Cusmano

In vista delle prossime elezioni amministrative di primavera, arriva la prima candidatura ufficiale per la poltrona di sindaco. Infatti, da voce di popolo, si è passato alla candidatura a sindaco dell’avvocato Diego Cusmano. Oggi pomeriggio con una nota il figlio dell’ex sindaco Raffo (a cui l’amministrazione comunale Ruggeri ha dedicato una piazza) ha reso noto la sua disponibilità.

…”Nell’invito in tal senso rivoltomi dai miei compaesani, ho percepito l’esigenza e il desiderio condiviso di una alternativa, la speranza e il desiderio di cambiamento, l’urgenza di passare da azioni amministrative insoddisfacenti a progetti concreti e realizzabili, tali da rimettere in piedi un paese stremato dalle deficienze dell’apparato tecnico-amministrativo, dai debiti, dall’inesistenza di un Piano Regolatore efficace, dall’assenza di progetti esecutivi suscettibili di finanziamento, dalla grave carenza di servizi essenziali e, più in generale, dalla inesistenza di un progetto organico per lo sviluppo sostenibile di una comunità che ha grandi potenzialità e una grande nostalgia di futuro. 

…Piraino è in forte declino, la sua economia appare oggi agonizzante, pur potendo contare su caratteristiche ambientali che – se intelligentemente valorizzate – potrebbero farne un Comune ricco di risorse paesaggistiche, culturali e umane. La mia storia familiare, la mia vita personale e professionale mi rappresentano e parlano per me. È stato anche per consolidare in piena autonomia il mio profilo professionale che negli ultimi decenni sono rimasto estraneo alla vita politica e alle contrapposizioni locali.

…Questa scelta mi colloca oggi in una posizione di privilegio, perché mi consente di confrontarmi e dialogare serenamente con tutti, in una logica inclusiva e con l’obiettivo di raccogliere e coinvolgere nella gestione del bene comune le migliori energie disponibili, senza corsie preferenziali, senza preclusioni e senza pregiudizi nei confronti di alcuno. Il lavoro mi ha portato spesso a esercitare la professione lontano dal mio paese, anche in ambiti territoriali extra regionali o internazionali. 

…In definitiva, mi è costato non poco allontanarmi dalla mia comunità, dalla mia rete di affetti e di legami, ma è chiaro che se fossi rimasto a Piraino oggi non sarei quello che sono. Da qualche anno sono tornato a risiedere stabilmente a Piraino, nella mia casa di Via Giuseppe Faranda.

…Tra poco più di due anni raggiungerò l’età pensionabile e non ho pudore a riconoscere che ho avuto dalla vita tutto ciò che una persona normale potrebbe desiderare. Oggi mi sento pronto ad affrontare serenamente e senza risparmio di energie una prova che potrebbe integrare degnamente il mio percorso di vita, onorando il passato e riabilitando il diritto a un futuro migliore.

 

Dopo aver ottenuto l’appoggio della mia famiglia e dopo avere raccolto il parere di tanti concittadini delle diverse aree territoriali del nostro Comune, ho deciso, con il conforto di molti pirainesi, di partecipare alle prossime consultazioni elettorali nella veste di candidato Sindaco.
Nell’invito in tal senso rivoltomi dai miei compaesani, ho percepito l’esigenza e il desiderio condiviso di una alternativa, la speranza e il desiderio di cambiamento, l’urgenza di passare da azioni amministrative insoddisfacenti a progetti concreti e realizzabili, tali da rimettere in piedi un paese stremato dalle deficienze dell’apparato tecnico-amministrativo, dai debiti, dall’inesistenza di un Piano Regolatore efficace, dall’assenza di progetti esecutivi suscettibili di finanziamento, dalla grave carenza di servizi essenziali e, più in generale, dalla inesistenza di un progetto organico per lo sviluppo sostenibile di una comunità che ha grandi potenzialità e una grande nostalgia di futuro.
Piraino è in forte declino, la sua economia appare oggi agonizzante, pur potendo contare su caratteristiche ambientali che – se intelligentemente valorizzate – potrebbero farne un Comune ricco di risorse paesaggistiche, culturali e umane. Perché questo avvenga, ci sarà bisogno dell’aiuto e dell’impegno generoso di tutti.
Per quanto riguarda la mia persona, mi illudo di non avere bisogno di presentazioni. La mia storia familiare, la mia vita personale e professionale mi rappresentano e parlano per me. L’esercizio pluridecennale della professione forense, nello specifico settore del diritto amministrativo, mi assicura una certa familiarità con il funzionamento della macchina amministrativa; il che, francamente, mi è di conforto, a fronte della gravità delle situazioni che dovranno essere affrontate.
È stato anche per consolidare in piena autonomia il mio profilo professionale che negli ultimi decenni sono rimasto estraneo alla vita politica e alle contrapposizioni locali. Questa scelta mi colloca oggi in una posizione di privilegio, perché mi consente di confrontarmi e dialogare serenamente con tutti, in una logica inclusiva e con l’obiettivo di raccogliere e coinvolgere nella gestione del bene comune le migliori energie disponibili, senza corsie preferenziali, senza preclusioni e senza pregiudizi nei confronti di alcuno.
Il lavoro mi ha portato spesso a esercitare la professione lontano dal mio paese, anche in ambiti territoriali extra regionali o internazionali. Credo, tuttavia, che aver saputo fare a meno della mia “comfort zone” abbia influenzato e rafforzato la mia formazione e il mio carattere. In ambienti estranei, lontano dalle mie radici, dalla mia rete di amicizie, conoscenze e contatti, mi sono confrontato con personalità provenienti da culture, da ambienti sociali, economici e produttivi diversi: ho imparato a lavorare in équipe con loro, il che ha affinato la mia flessibilità, la mia capacità di adattamento a situazioni non sempre congeniali, non sempre facili. In diverse circostanze sono stato costretto a essere intraprendente, perché nulla mi è piovuto dall’alto.
La consuetudine al confronto con diversi ambiti e contesti sociali, economici e produttivi mi ha addestrato anche a pensare prima di parlare, per esorcizzare il rischio di dire qualcosa di cui avrei potuto pentirmi e a sapere ascoltare gli altri, con fiducia, umiltà e spirito critico.
In definitiva, mi è costato non poco allontanarmi dalla mia comunità, dalla mia rete di affetti e di legami, ma è chiaro che se fossi rimasto a Piraino oggi non sarei quello che sono.
Da qualche anno sono tornato a risiedere stabilmente a Piraino, nella mia casa di Via Giuseppe Faranda n.7. Tra poco più di due anni raggiungerò l’età pensionabile e non ho pudore a riconoscere che ho avuto dalla vita tutto ciò che una persona normale potrebbe desiderare.
Rimane ancora vivo un desiderio: prendermi cura di questo paese, del mio paese, del paese di mio padre, del paese al quale Raffo Cusmano ha dedicato tutta la sua vita.
Oggi mi sento pronto ad affrontare serenamente e senza risparmio di energie una prova che potrebbe integrare degnamente il mio percorso di vita, onorando il passato e riabilitando il diritto a un futuro migliore. Mi sento pronto a risarcire la mia gente del diritto al benessere, a mettere le mie competenze e la mia determinazione a servizio di una proficua trasformazione del paese, a prendere in carico la dignità sociale e la qualità della vita dei suoi cittadini.
Se come me credete che questo sia possibile, accompagnatemi in questa avventura.
Diego Cusmano

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