Sinagra – Si è concluso il festival del libro e dell’editoria. Tanti interessanti titoli per Siciliano, Armenio e Cafarelli

IL SINDACO: RESTITUIAMO LUOGHI ALLA COMUNITA’
“Il Conte” di Claudio Savoldi Bellavitis – Trame di mala nobiltà familiare nella Milano bene; “Siamo stati noi” di Salvatore Badalamenti – Portella della Ginestra nel racconto di un protagonista; “L’Uomo di Al Capone” di Luciano Armeli Japichino – Da Galati a Chigago, storia di miseria e criminalità degli anni venti; “L’attualità dell’inattuabilità” di Vittorio Lorenzo Tumeo – Riflessioni su politica, immigrazione e pari opportunità; “Lu mali e lu beni” – Rime a tutto campo di Domenico Orifici, quasi un’evoluzione di “Cantu e sugniu sicilianu” sempre dello stesso autore; “Xabaras” di Pino Pullella – Viaggio irreale tra “lucidità e follia”, quasi storia di un sogno che non c’è con, nell’aria, l’odore della malvasia. Tutti Titoli targati “Armenio Editore” di Brolo un esempio di quando la piccola editoria guarda anche alla storia locale per rivalutarla e farla conoscere.
Per Armando Siciliano Editore invece: “Civiltà contadina” – Bibbia sulle tecniche di lavoro del mondo contadino nebroideo – “Quando l’amore diventa follia” – Autobiografia drammatica di Stefania Lo Piparo (Il libro ha contribuito a ristabilire la verità nel processo penale contro l’autrice, con lieto fine giusto lo scorso 24 maggio);
“Le pietre parlano” di Cesare Di Vincenzo, ambientato a Castell’Umberto e Tortorici e che sarà presentato quest’anno sui Nebrodi; “Hanno deciso per te”- Storie di caduti siciliani della Grande Guerra – di Francesco Tricomi; “Il fascino della nostra sicilianità” di Domenico Sergi – Modi di dire, proverbi e soprannomi siciliani -; “Adua” di Bruno Villari – I luoghi dove lottarono e caddero gli artiglieri della “Masotto” – I dieci anni dell’autore nei luoghi della battaglia di Adua tra la fine degli anni ’90 e il nuovo secolo.
Rappresentati anche gli autori locali: Gianni Fogliani “Il conte Civa” e “Il comizio del cavaliere Poma” e “Vendemmia e mietitura” di Carmelo La Cava – spaccato di vite contadine di inizio del secolo scorso. Sempre suo “Me nannu u spiritaru”. Per finire alcuni titoli tra le pubblicazioni esposti dalla Libreria “Capitolo 18” di Teodoro Cafarelli, come: “I leoni di Sicilia” – Finction storica sulla famiglia palermitana Florio di Stefania Auci; “Addio fantasmi” di Nadia Torrenova –
L’importanza della narrazione animata e per immagini dedicata ai bambini attraverso gli albi illustrati così come “A caccia dell’orso” e “Un libro” di Hervè Tullett sull’immagine e la condivisione mentre, per i grandi “Giovanni Falcone l’uomo, il Giudice, il Testimone” di E. Ciconte e G. Torre. Questi, alcuni dei titoli esposti al “Festival del libro e dell’editoria tenutosi a Sinagra il 25 e 26 maggio, iniziato alla Media, con il tanto apprezzato spettacolo di Armando Siciliano “Non solo shoah”. Successo replicato poi in biblioteca da Teodoro Cafarelli, star indiscussa dei bambini della 1°,2° e 3° elementare.
“Il Festival infine – conclude l’assessore alla Cultura e P.I. Marzia Mancuso- fa parte delle iniziative culturali della Biblioteca e del “Maggio dei libri” e si inquadra nel più vasto programma di rilancio della Biblioteca(chiusa per troppo tempo) come necessario momento culturale per la crescita della Comunità. Abbiamo piantato un “seme” di libri per coltivare piccoli e grandi lettori”. Concetto condiviso e ampliato anche dal sindaco Antonino Musca per la buona riuscita del quale – dice sostanzialmente il primo cittadino- sono necessari grandi sacrifici, che stiamo facendo, per cercare di restituire “Luoghi” alla Comunità e, tra questi, la Biblioteca è il “luogo” per eccellenza.
Enzo Caputo
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