8 Marzo Festa della Donna…con “Mimosi”

La mimosa è il simbolo della primavera, una pianta che con il suo fiore illumina il cielo plumbeo che talvolta si accompagna a marzo, per antonomasia il mese più pazzo dell’anno; ma che con il suo profumo rimane il simbolo della festa della donna. Molte volte avrete regalato un ramo di mimosa in occasione della celebrazione, ma non avete mai pensato perché sia stato scelto questo fiore e perché sia stata scelta quella data? Se non lo avete fatto, ve lo spieghiamo noi.

 

Facciamo un passo indietro di circa un secolo e spostiamoci negli Stati Uniti: siamo a Chicago, è il 3 maggio 1908 ed al Garrick Theater ed un gruppo di donne socialiste discutono di discriminazioni lavorative, discriminazioni sessuali e diritti di voto, tutto in chiave femminile. Qui nasce il primo “Woman’s day”, nonostante ciò la mimosa ancora non c’é e nemmeno la festa dell’8 marzo, che verrà scelto come data di celebrazione soltanto nel 1921, in seguito alla decisione di commemorare la protesta delle operaie di Pietroburgo avvenuta nel 1917, qualche mese prima della Rivoluzione di Ottobre. Gli anni scorrono, gli anniversari pure, ma della mimosa nemmeno l’ombra, perlomeno sino al settembre 1946 quando, a conclusione della Seconda Guerra Mondiale, alcune donne italiane (Teresa Noce, Rita Montagnana e Teresa Mattei) scelsero questo bocciolo per simboleggiare una festa che iniziava ad esser celebrata con continuità.

Da quel momento la mimosa è rimasta nei cuori delle italiane sino ai giorni nostri, quando è riconosciuta in tutto il mondo come simbolo della festa internazionale delle donne, forse per via della sua lucentezza. Occorre anche sapere che l’Acacia dealbata (nome scientifico della mimosa) è sempre stata utilizzata sin dall’antichità anche come simbolo e proprio per i significati che nasconde è da sempre stata vista con rispetto: bisogna ricordare come nella Chiesa Orientale ed in quella d’Egitto la mimosa venisse considerata quale simbolo del passaggio dalla morte alla Luce, la Luce che rispecchia il Cristo Risorto. Oltre alla simbologia religiosa, la mimosa è anche una delle prime piante a fiorire all’uscita dall’inverno e ciò l’ha trasformata nell’emblema della rinascita e della vittoria e, secondo alcune tradizioni, ciò evocherebbe la doppia energia femminile.

Fra sacro e profano la mimosa rimane oggi uno dei fiori più amati dagli italiani e non solo, nonostante ciò non va dimenticato che tale bocciolo dorato è senza dubbio il simbolo della femminilità, una femminilità che va protetta e rispettata non soltanto l’8 marzo, ma ogni giorno della vita.
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In questo giorno speciale e particolare per le donne la poesia scritta dal collega Domenico Orifici

Mimosi

Un ramettu di mimosa
faci ‘u munnu oggi rosa:
la fimmina s’adorna lu so pettu
e all’omu adddumanna lu rispettu.

Dȗ luntanu soi passatu
Ogni jornu avi luttatu
p’aviri cu l’omu ‘a paritati,
‘u rispettu e ‘a dignitati.

Travagghiavanu pi ‘na lira
dậ matina finu a sira.
Vulianu pi chistu scioperari,
e li ficiru bruciari.

Priputenti e senza cori
100 fimmini ammazzaru:
li chiuderu nto ‘n stanzuni
e ni ficiru carbuni,

Fu ‘ntậ ‘Merica lu misfattu:
propriu di marzu ‘u jornu ottu.
vulia la fimmina lu riscattu
ma subivu lu gran tortu.

‘Stu jornu è fattu apposta
pi dari ‘na risposta
a li casi scunvulgenti
di cu’ perdi ‘i sentimenti.

Cu lu ciuri a lu pettu
ricorda lu rispettu:
mugghieri, mamma o figghia
su’ lu pernu dậ famigghia.

Domenico Orifici
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