Acquedolci – Importante convegno sul sito palentologico. Il 18 maggio si parlerà della Grotta preistorica nell’aula consiliare.

L’importante kermesse culturale è nata dalla collaborazione tra il Comune e il Parco dei Nebrodi. Cuore pulsante dell’iniziata Ciro Artale.

“Storie della grotta di San Teodoro”. Questo il titolo del Convegno sull’importante sito paleontologico mondiale nel Parco dei Nebrodi. I lavori si terranno sabato 18 maggio prossimo alle 16 nell’aula consiliare. Dopo l’introduzione del Presidente della Pro- Loco Ciro Artale, e i saluti istituzionali di Domenico Targia direttore del Parco Archeologico del Tindari, della dirigente del Liceo “Sciascia Fermi” di Sant’agata Militello Teresa Santomarco Terrano, del presidente dell’UNPLI di Messina Gaspare Maggio e del Sindaco di Acquedolci , Alvaro Riolo parleranno: Michele Orifici geologo e vice presidente SIGEA APS( Geositi del Parco dei nebrodi, la grotta di San teodoro), Luca Sineo professore ordinario di antropologia-dipartimento STEBICEF UNPA e presidente dell’Associazione Antroloplogicha Italiana( I dati archeologici e paleoantropologici- nuove evidenze).

Sullo stesso argomento interverranno Gerlando Vita geologo specializzato in archometria e dottore di ricerca dipartimento DISTEM UNIPA e Francesco savarino archeoinformatico e dottore di ricerca UNIFI. Si parlerà anche di PNRR e precisamente del progetto “Alla scoperta di Thea. Dal presente al Passato”-I.I.S. Sciascia” – di Sant’Agata Militello e lo farà Lucia Salerno docente di scienze naturali e Tutor del progetto e Rosaria natoli archeologa professionista CIA Sicilia. Spazio pure alla fantasia(ma non troppo) con “Miti e leggende della geologia in Sicilia” con valerio Agnesi fgià direttore del Dipartimento di Scienza della Trra e del Mare e del Museo geologico “Gemmellaro di Palermo”. A concludere sarà il Commissario del Parco dei Nebrodi Giovanni Cavallaro.

L’importante iniziativa su uno dei siti archeologici più importanti della Sicilia e per certi versi di Tutta l’Italia è nata dalla collaborazione tra il Comune e il Parco dei Nebrodi che ha inserito l’evento nel calendario della “Settimana dei Parchi”. Cuore pulsante dell’iniziativa è stato per il secondo anno consecutivo Ciro Artale presidente della Pro- Loco. La grotta da tre anni è oggetto di studio dell’equipe scientifica del professore Luca Sìneo ordinario di antropologia dell’Università di Palermo e presidente dell’Associazione Antropologia Italiana. In Convegno infine è stato stato inserito nell’iniziativa del Ministero della Cultura “Il maggio dei libri 2024”.

Ciro Artale

La grotta di San Teodoro si apre sulla parete di un’alta falesia calcarea, il Pizzo Castellaro. Il sito costituisce uno dei capisaldi per la conoscenza del Paleolitico Superiore nel Mediterraneo. Gli scavi hanno portato alla luce cinque sepolture ad inumazione di eccezionale importanza per la conoscenza della tipologia fisica ed etnica dei più antichi abitanti dell’Isola. Tra le numerose grotte siciliane, contenenti resti osteologici del Quaternario e manufatti litici, la grotta di S. Teodoro è l’unica ad aver restituito resti scheletrici delle popolazioni diffuse in Sicilia nel Paleolitico Superiore, ovvero nella fase assegnata dalla letteratura recente ad un intervallo compreso tra i 14.000 e 10.000 anni.

Tale datazione trova conferma nelle industrie litiche rinvenute all’interno e all’esterno della grotta, rappresentate da numerosissimi strumenti in selce e quarzite, che rivelano la presenza di almeno due facies culturali. Sin dalle prime esplorazioni venne rilevata nel sito anche la presenza di resti fossili di migliaia di animali, elefanti, iene, cervi, cinghiali, ippopotami, asini, cavalli nani, oramai estinti. Una selezione dei materiali rinvenuti nel sito è esposta all’interno dell’Antiquarium Comunale, in via Francesco Crispi.(sito reg. siciliana)

Enzo Caputo

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