Raccuja – Stasera la XXV Edizione della Sagra dei maccheroni (tradizione antica, impastati a mano e poi lavorati con la “vria”)

Ivan Martella

Nell’ambito delle manifestazioni estive del comune di Raccuja, guidata dal sindaco Ivan Martella torna la tradizionale Sagra dei Maccheroni come scrivono gli organizzatori cioè la Banda Musicale “Calogero Spanò”  , “vi aspettiamo stasera sera per una degustazione dei nostri maccheroni cotti al momento e conditi con sugo di maiale o ragù e sopra una spolverata di ricotta, il tutto sarà accompagnato da un ottimo vino locale o a piacimento da un bicchiere di birra alla spina.

Ci sarà la possibilità di mangiare anche i nostri panini con la salsiccia e visitare l’esposizione dei prodotti locali.

Il tutto sarà accompagnato dall’ottima musica dal vivo dei “BLACK & WHITE”.

Start ore 20.00 Piazza del Popolo a Raccuja

 

Leggiamo da FB  …

“Una tradizione antica, di prodotti naturali impastati a mano e poi lavorati con la “vria”, posti ad asciugare e conditi, una volta cotti, col sugo di maiale e cosparsi di ricotta a forno.Una delle prelibatezze (insieme ai dolci di nocciola, al pane ed al castrato) sulle quali la comunità Raccujese puntò, sin dagli anni novanta, col patrocinio del Comune.La prima edizione, infatti, risale al 09/09/1995 (era un sabato) ed oggi, con qualche interruzione, siamo alla XXV. Un impegno ed una costanza degli di lode se si pensa che i componenti della Banda Musicale, guidata dal Maestro Antonio Leone, organizzano ogni anno tante altre iniziative a carattere musicale.

Non si conosce l’origine precisa della ricetta e delle modalità di preparazione: le donne Raccujesi (quasi sempre visto chi i mariti erano operai e contadini dediti al lavoro esterno) li preparavano per le feste e si sono tramandate nei secoli la ricetta.Andrebbe registrato un vero e proprio marchio e sviluppata una produzione garantendo il metodo antico di preparazione.
D’altronde, come mi piace dire: “se segui sempre il procedimento corretto, come per i maccheroni, le cose ti verranno sempre benissimo o, mal che vada, bene, ma mai male.”

Giuseppe Barone

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