Nebrodi – Sei sindaci dei “comuni svantaggiati”, scrivono alle alte cariche statali: “Noi tagliati fuori da tutto”

Castel di Lucio, Ficarra, Floresta, Frazzanò, Sinagra e Tusa hanno rappresentato – con dati alla mano – come i recenti provvedimenti con i quali sono stati destinate risorse importanti ai cosiddetti “comuni svantaggiati”, abbiano di fatto lasciato fuori le loro comunità

Con una articolata nota inviata il 4 aprile 2022 al Presidente del Consiglio dei Ministri, al Ministro dell’Interno, al Ministro per il Sud e la Coesione Territoriale e all’ANCI, i Sindaci dei Comuni di Castel di Lucio, Ficarra, Floresta, Frazzanò, Sinagra e Tusa hanno rappresentato – con dati alla mano – come i recenti provvedimenti con i quali sono stati destinate risorse importanti ai cosiddetti “comuni svantaggiati”, abbiano di fatto lasciato fuori le loro comunità, mentre diversi enti locali viciniori, pur versando in situazioni economico sociali assimilabili, se non migliori, hanno ottenuto i medesimi fondi.

Per i primi cittadini la causa di tutto è riconducibile, ancora una volta, all’applicazione dell’Indice di Vulnerabilità Sociale e Materiale (IVSM), assunto a fondamentale criterio discriminante.

Tale indice, secondo gli scriventi, presentando delle evidenti criticità derivanti da una non condivisibile identificazione e pesatura dei parametri che concorrono a formarlo, ha comportato un’inaccettabile disparità tra gli enti locali.

I Sindaci infatti, sono convinti che la “difettosa” costruzione dell’IVSM ha determinato e continuerà a determinare sull’intero territorio nazionale delle disparità di trattamento anche fra comuni ricadenti in aree territoriali del tutto omogenee sotto il profilo dello svantaggio economico sociale.

La preoccupazione dei Sindaci riguardo all’applicazione dell’IVSM, trova altresì conferma anche per quanto riguarda l’acquisizione dei fondi del “PNRR per la rigenerazione urbana riservati ai comuni della Città Metropolitana di Messina”, laddove i sei comuni – nonostante non abbiano alcuna responsabilità politico/amministrativa – rischiano di essere tagliati fuori dai relativi finanziamenti a causa di una semplice operazione algebrica dovuta al mancato raggiungimento del valore soglia dell’IVSM per qualche frazione decimale.

Ecco allora che, ritenuto inaccettabile e gravemente lesivo dei diritti costituzionali delle comunità rappresentate l’applicazione dell’IVSM, i primi cittadini dei sei comuni dei Nebrodi hanno congiuntamente richiesto la revisione dei criteri di assegnazione del “fondo finalizzato agli interventi di sostegno ai comuni svantaggiati per gli anni dal 2021 al 2023” e del “fondo in favore dei Comuni con popolazione inferiore a 5000 abitanti delle Regioni a statuto ordinario e della Regione Siciliana e della Regione Sardegna”, preannunciando “la loro ferma intenzione di attivare ogni possibile iniziativa per far accertare la evidente incostituzionalità delle norme sulla cui base sono stati emanati gli atti amministrativi che hanno negato ai Comuni istanti, le cui condizioni di difficoltà sociale e materiale sono evidenti e concretamente riscontrabili, la possibilità di accedere a fondi istituiti proprio con l’intento, tradito nei fatti, di mitigare, per quanto possibile, tali difficili situazioni”.

IL SINDACO DI CASTEL DI LUCIO

F.to Giuseppe Nobile

 

IL SINDACO DI FICARRA

F.to Basilio Ridolfo

IL SINDACO DI FLORESTA

F.to Antonio Stroscio

IL SINDACO DI FRAZZANO’

F.to Gino di Pane

IL SINDACO DI SINAGRA

F.to Antonino Musca

IL SINDACO DI TUSA

F.to Luigi Miceli

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