- Dopo oltre trent’anni la struttura contro il dissesto idrogeologico guidata dal governatore Nello Musumeci ha programmato una soluzione definitiva per le frane e gli smottamenti che hanno interessato le due frazioni di San Nicolò-Carrovetta e di Fossochiodo.
Gli uffici di piazza Ignazio Florio hanno infatti finanziato la progettazione esecutiva per il consolidamento delle due contrade con un termine di presentazione delle domande che scadrà il prossimo 8 settembre e con un importo complessivo a base di gara pari a 160 mila euro.
Ancora poche settimane di attesa, quindi, e potranno finalmente partire le indagini geologiche e i rilievi che stabiliranno la natura degli interventi più idonei per restituire la piena stabilità a due versanti a dir poco problematici con un grado di acclività compreso tra il 50 e il 70 per cento e con la più alta classificazione di rischio, R4.
Alla base dei fenomeni di dissesto c’è un’inadeguata regimentazione delle acque superficiali: i maggiori problemi si hanno, infatti, nella stagione invernale, in concomitanza delle abbondanti piogge che causano la sostanziale impraticabilità delle arterie viarie e pesanti disagi all’utenza.
Il timore è che l’instabilità diffusa possa estendersi anche all’area che ospita la chiesa di San Nicolò del Fico – edificata nel 1091 e risalente all’epoca bizantina – con seri pericoli per l’incolumità pubblica. Tra le misure tecniche più plausibili, la realizzazione di un sistema di canalizzazione mediante caditoie e quella di una paratia di pali tirantati oltre al ripristino delle sedi stradali.