Se solo avessimo visto il premier Matteo Renzi sabato scorso a ” Che tempo che fa” parlare di piano giovani, contributi alle aziende e grandi piani di rilancio dell’economia del meridione, saremmo tutti più sereni e ottimisti.
Ma nonostante il premier Renzi ostenti ottimismo snocciolando dati e percentuali di una presunta ripresa economica e sopratutto occupazionale, i numeri reali, quelli pubblicati da Eurostat, l’ufficio statistico della Ue, parlano chiaro e almeno in Sicilia dicono tutto il contrario.
lnfatti i dati Eurostat che riguardano la nostra regione sono disarmanti. In Sicilia il tasso di occupazione 2014, calcolato sui cittadini tra i 20 ed i 64 anni di età, è pari al 42,2%, il dato peggiore di tutta Europa. In pratica 6 siciliani su 10 sono a spasso. Il lavoro nella nostra amata isola è ancora una chimera, tanto da essere persino indietro nei dati alla quasi “fallita” Grecia.
Dunque la Sicilia e il meridione sembrano continuare a marciare verso il baratro e i dati Eurostat ne sono la riprova. E se ai problemi occupazionali siciliani si aggiunge una gestione opaca della Regione da parte del governatore Rosario Crocetta allora ecco servita la crisi odierna. L’agricoltura, da sempre volano dell’economia dell’isola, ha subito negli ultimi due tre anni un calo senza precedenti nella produttività. E le politiche agricole del governo siciliano sembrano inadeguate.
Al contrario blanda è stata l’opposizione ad accordi commerciali con il nord Africa, in specie accordi bilaterali Ue-Marocco, che hanno indebolito ancor più sui mercati l’ortofrutta siciliana. Crocetta e la giunta regionale non sono andati oltre le pubbliche denunce e le recriminazioni. Una timida ripresa si intravede solo nel settore turistico. E forse non a caso è quasi del tutto gestito dall’intraprendenza e dalla cocciutaggine dei privati. Insomma la ripresa economica ed occupazione sbandierata ai quattro venti dal premier Matteo Renzi forse esiste veramente ma al momento del suo arrivo in Sicilia non si ha alcuna notizia.
Sarcastico il commento ai dati pubblicati dall’Eurostat del Movimento cinque stelle e del suo deputato regionale Cancellieri che afferma:”Crocetta da buon re Mida al contrario, continua a distruggere tutto quello che tocca, dall´ambente, alla sanità, alla viabilità, al lavoro. Il disastro dei conti ha portato perfino al blocco della spesa,mentre si spalancano praterie davanti a petrolieri e inceneritori.
Un tempo eravamo il centro del mediterraneo, non solo economico ma anche sociale, oggi siamo il fanalino di coda di un´Europa invivibile. Crocetta deve venire a riferire in aula, la Sicilia è in coma profondo e lui non riesce nemmeno a somministrale un´aspirina, impegnato com´è nelle eterne manovre di un esecutivo in rifacimento permanente effettivo. Ma si sa, tra un pasto (dei siciliani) e un rimpasto (di governo) non c´è partita.
Crocetta ha dimostrato di essere peggiore persino di Marino. Almeno lui si è dimesso”.