Malfa…ricorda, nel ventennale della morte, Massimo Troisi

troisi visoRicordare Massimo Troisi. Un impegno degno di nota e meritevole di risalto.  Non c’è miglior modo di farlo che ripercorrendo la storia artistica e la vita, del grande Maestro, mettendone in evidenzia quei punti cardini che gli hanno concesso di divenire un esempio in tutto il mondo.

E’ questo l’obiettivo della Fondazione Salonia che, nel ventennale della morte di Troisi e della proiezione del film ‘Il Postino’, presenterà un interessante progetto nell’ambito del ‘Memorial Massimo Troisi’ del Comune di Malfa.

Come si legge nel comunicato stampa.

Oggi per il IV appuntamento del festival “Il postino e l’isola di Salina” e organizzato dal Comune di Malfa e dall’Anfe (Associazione nazionale famiglie emigrate), Dimitri Salonia, esporrà alle a Pollara a Salina una sua installazione artistico naturalistica che sarà donata al comune di Malfa. Per l’opera Salonia ha utilizzato solo materiale come legno, ferro, sassi, piante e una vecchia barca per non incidere sull’equilibrio ambientale del territorio. La vecchia imbarcazione in legno è stata ‘incastonata” nel cancello di entrata di una grotta.

All’interno è stato posizionato un registratore collegato ad un impianto stereo che diffonderà al passaggio dei visitatori la voce i suoni e i rumori della natura che Troisi ha registrato nel film “Il postino”.

Questa sera alle 21,30 nella piazza di Pollara a Malfa sarà proiettato il ‘poema visivo’ di Eros Salonia, dal titolo “Scusate, avete visto Massimo Troisi ?. Il film che ripercorrerà gli ultimi giorni di Troisi a Salina, fonde lo stile del documentario con la fantasia. Ricorderà difatti, Troisi a Salina attraverso le immagini e le testimonianze dei protagonisti della pellicola e di chi ha lavorato nel film.

Oltre allo scenografo Lorenzo Baraldi la costumista Gianna Gissi, gli attori Mariagrazia Cucinotta e Alfredo Cozzolino e l’aiuto regista Gaia Gorrini, sono state sentite persone dell’isola che hanno conosciuto l’attore, ma anche esperti e docenti di cinematografia. Il ‘poema visivo’ si spingerà poi a immaginare, con un percorso narrativo originale, il ritorno di Troisi a Salina, nelle sembianze di un ragazzo che ammirerà un‘altra volta i colori, i panorami, gli odori e le tradizioni dell’isola e li confronterà con quanto aveva vissuto durante le riprese del film.

 

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