Continua il “grido di dolore” da parte del primo cittadino Giuseppe Lembo, in merito alla chiusura della strada provinciale 136 che dallo scorso mese di ottobre, è interessata da lavori di consolidamento (mediante paratia a protezione dei fabbricati, con opere di drenaggio nella zona Annunziata ndc), disposti con un’ordinanza provinciale e che dalle previsioni si dovevano concludere nei primi giorni del prossimo mese di maggio.
Il sindaco Lembo dallo scorso inverno, ha sempre fatto sentire la sua voce, o meglio ha scritto e riscritto numerose missive alla provincia regionale di Messina, cioè al dirigente l’ing. Benedetto Sidoti Pinto, al Prefetto di Messina per evidenziare che la chiusura al transito della strada provinciale 136 denominata Raccuiese, ricadente nel territorio di Ucria, sta creando parecchi disaggi e problemi agli abitanti dei due centri montani.
Soprattutto, scrive il primo cittadino, per i residenti del comune di Ucria, che per arrivare alla vicina Raccuja, devono fare un giro lungo dato che prima devono scendere verso valle verso Sinagra e poi risalire lungo la rotabile, accanto al fiume priva anche di barriere protettive ai due lati della strada, con un percorso di circa 80 km. Nelle missive dei mesi scorsi, si era chiesto anche l’apertura ad ore, con la creazione di un transito di minimo spazio, oppure un modesto intervento manutentivo sulla rotabile alternativa Piano Campo – Bellino, cioè la S.P. 357 innesto con la S.P. 136, per un tratto di circa 1 km di proprietà della Provincia.
Nelle lettere si evidenzia, anche, come l’interruzione della rotabile, crea parecchi disaggi ai cittadini ucriesi che si servono di questa importante ed unica via di transito per espletare le loro attività lavorative che porta anche ad una vasta area a valle dove esistono degli insediamenti abitativi (Praculla, Marzana, Presticola, Bellino, Ragale ecc.) ed anche attività agricole, silvo – pastorali e boschive.
Il sindaco Lembo, nel sottolineare che sarà costretto a rivolgersi alla magistratura, evidenzia infine che in queste zone esistono anche nuclei abitativi con persone anziane e non autosufficienti che necessitano di cure giornaliere e continuo uso di farmaci. Inoltre, la chiusura totale della sp. 136 sta creando ulteriori spese e disaggi anche per il trasporto degli alunni, con il Comune ucriese che è costretto ad affrontare con i propri mezzi un percorso di circa 80 km per raggiungere la C.da Marzana ove risiedono dei nuclei familiari.
Pesanti e piene di amarezze le parole dell’ultima missiva dove si chiede anche al direttore generale della protezione civile regionale, Calogero Foti, un incontro risolutivo urgente, per chiarire tanti punti “oscuri”, scrive infine Lembo “e ammissibile che in presenza di lavori di somma urgenza che pregiudicano irrimediabilmente i legittimi diritti dei cittadini siano frapposti ritardi di esecuzione degli stessi non giustificati? Qualcuno ha controllato quante giornate effettive di lavoro sono state espletate?”
