Castell’Umberto – Da domani gli studenti pronti a traslocare. Accordo tra esecutivo e dirigente scolastica

Da lunedì prossimo 8 gennaio, i plessi della scuola dell’infanzia, della primaria e secondaria di primo grado del centro, verranno trasferiti rispettivamente in Contrada Morello, in Via XXIV Maggio e in Contrada Macrì (ex asilo nido) per lavori di “messa in sicurezza, adeguamento sismico” sia dell’edificio scolastico della “Scuola Media J. Kennedy” che della “Scuola Elementare Centro (foto)”.

A comunicarlo ieri mattina con una “nota social”, l’amministrazione comunale umbertina guidata dalla sindaca Veronica Maria Armeli. In particolare si legge che bambini e ragazzi riprenderanno il corso delle lezioni nei plessi alternativi che si sono resi necessari ha seguito del decreto dello scorso 23 giugno del 2021 con il quale il Ministero dell’Istruzione ha concesso al Comune di Castell’Umberto i finanziamenti. I ragazzi torneranno nei locali storici alla fine dei lavori di “messa in sicurezza, adeguamento sismico”.

La prima cittadina Armeli ci spiega che si è arrivata a questa soluzione dopo mesi di lavoro e interlocuzioni costanti con la dirigente scolastica Maria Miceli e del suo responsabile per la sicurezza scolastica che, in concerto con l’ufficio Tecnico comunale e il suo responsabile, hanno provveduto a concordare le soluzioni più idonee”.

Da sottolineare che le alternative sono state vagliate con la scuola, continua, la sindaca umbertina, proprio perché si dovevano assicurare i parametri ex legge previsti e, all’uopo, è stato, pertanto, pubblicato l’Avviso del 18 luglio scorso per la presentazione di manifestazioni di interesse per la ricerca di immobili da adibire a edificio scolastico.

Oggi, conclude la sindaca Armeli “con la mia amministrazione ci riteniamo soddisfatti del lavoro svolto proprio perché, come ribadito in altre sedi, ci siamo ritrovati in pochi mesi a dover affrontare un trasferimento che se fosse stato fatto prima (chiaro riferimento all’amministrazione guidata dall’ex sindaco Enzo Lionetto in carica fino allo scorso 29 maggio del 2023 ndc) avrebbe causato minori disagi. Avremmo, in tal modo, ad esempio, potuto lavorare prima su una scuola e, poi, su un’altra senza dover affrontare ingenti spese e, soprattutto, senza grandi cambiamenti per i nostri bimbi e ragazzi”.

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