Capo d’Orlando – Orlandina Basket: getta la spugna il presidente Enzo Sindoni

Fulmine a ciel sereno in casa Orlandina Basket. Il presidente Enzo Sindoni, dopo 29 anni al vertice ed avere portato Capo d’Orlando in Serie A e in Europa, ha deciso di passare il testimone e lasciare la presidenza. Le motivazioni riguardano quasi esclusivamente questioni economiche: la differenza tra entrate (sponsor e botteghino) e i costi di gestione non è più sostenibile.

“Scrivo queste poche righe con un dispiacere profondo ma con altrettanto senso di responsabilità – dice Sindoni in una lettera aperta -. Mi rivolgo a chi ha accompagnato e sostenuto il glorioso cammino dell’Orlandina Basket, anzitutto per un ringraziamento sentito ed incondizionato e, al contempo, per condividere la decisione che ho assunto: non potrò garantire l’iscrizione della nostra squadra al prossimo campionato di Serie B Nazionale.

Come è facile intuire le motivazioni sono quasi esclusivamente di natura economica: la differenza tra i ricavi ed i costi della gestione non sono più sostenibili per me che, da 29 anni ed indipendentemente da ruolo e funzione che ho via via assunto, ho garantito il ripianamento del disavanzo che l’attività sportiva determina. L’Orlandina Basket non appartiene e non è mai appartenuta a me, la ritengo un patrimonio di Capo d’Orlando, ed avere assunto l’onere di condurla, è stato abbondantemente ripagato dall’onore di averla rappresentata ed incarnata con amore infinito e disponibilità totale”.

La decisione non è maturata ieri ma all’indomani della conclusione del campionato chiuso, brillantemente, alle semifinali playoff. “Ho informato una decina di giorni fa il sindaco Franco Ingrillì – prosegue Sindoni -, auspicando la ricerca di una soluzione alternativa che garantisca la prosecuzione della storia sportiva che la nostra squadra ha scritto negli ultimi decenni.

Da parte mia la consapevolezza di avere dato e fatto il meglio di cui fossi capace e, se nel percorso ho commesso degli errori, chiedo scusa a tutti. Spero che l’ultima entusiasmante stagione sportiva vissuta possa spingere qualcun altro a raccogliere il testimone che passo, chiedendo solo che chi lo raccoglierà – conclude Sindoni -, garantisca che la squadra continui a giocare a Capo d’Orlando”.

E adesso si vedrà cosa succederà mentre tutto l’ambiente è in fibrillazione e in preoccupazione.

Fonte: gazzettadelsud

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