Patti – Laccoto: “Finalmente nominato il nuovo primario di Ortopedia. Ora si ripristini un servizio fondamentale per il territorio”

L’Asp di Messina ha pubblicato la delibera di approvazione della selezione effettuata, per titoli e colloqui, per l’incarico di direttore dell’Unità Operativa Complessa di Ortopedia e Traumatologia dell’Ospedale “Barone Romeo” di Patti. 

La notizia del completamento della procedura concorsuale è stata accolta con grande soddisfazione dall’on. Giuseppe Laccoto, Presidente della VI Commissione Salute dell’ARS, che da tempo sollecitava una risposta concreta per uno dei reparti più strategici del territorio.

«Negli ultimi anni ho più volte chiesto di sbloccare l’iter per la nomina del primario di Ortopedia – afferma Laccoto – consapevole della centralità di questo reparto, che rappresenta una delle specializzazioni più richieste dall’utenza e che serve un bacino vastissimo, dai Nebrodi alla costa tirrenica. Il completamento della procedura e l’individuazione del nuovo direttore rappresentano un passaggio fondamentale per il rilancio dell’ospedale di Patti e per la sanità territoriale».

Il reparto, infatti, ha vissuto una lunga fase di inattività: dal 2018 era stata disposta la sospensione dei ricoveri e nel febbraio 2020 è stato bloccato anche il servizio ambulatoriale e ordinario, privando il territorio di un punto di riferimento essenziale in ambito ortopedico.

«Già in passato, da parlamentare regionale – prosegue Laccoto – avevo sollevato con forza il problema, e lo scorso agosto 2024, in occasione dell’incontro tra i sindaci del Distretto socio-sanitario di Patti e i vertici dell’Asp, alla presenza del neo Direttore Generale dott. Giuseppe Cuccì, avevo rinnovato la richiesta di un impegno preciso per la riattivazione del reparto. Ringrazio il dott. Cuccì per l’attenzione mostrata e per aver dato seguito concreto a questa priorità».

«Mi auguro – conclude Laccoto – che con l’arrivo del nuovo primario si possa finalmente avviare il ripristino di un servizio importantissimo, non solo per il presidio ospedaliero di Patti ma per tutto il comprensorio che, per troppi anni, ha dovuto fare a meno di cure e prestazioni fondamentali”.

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