Torregrotta – Il migliore Ristorante di Cucina d’Autore in provincia di Messina è il Modì

Il Modì di Torregrotta si riconferma uno dei migliori ristoranti italiani. Ieri mattina è stata presentata la guida 50 Top Italy dei migliori ristoranti di cucina d’autore d’Italia e il ristorante Modì di Giuseppe Geraci e Alessandra Quattrocchi ha conquistato il 42° posto. Si tratta dell’unico ristorante di Messina e provincia presente per il secondo anno consecutivo nella guida online curata da Barbara Guerra, Luciano Pignataro e Albert Sapere.

“Il segmento della Cucina d’Autore – come spiegano i tre curatori della guida – è formato da quei ristoranti che hanno un’attenzione ai clienti sul prezzo, senza lesinare su materia prima, creatività e accoglienza, in cui si può vivere una grande esperienza gastronomica”.

“Siamo felici e orgogliosi per questo riconoscimento che ci spinge a fare sempre di più e meglio il nostro lavoro” – ha commentato lo chef Giuseppe Geraci.

“Siamo orgogliosi di essere presenti anche quest’anno tra i 50 migliori ristoranti d’Italia e di rappresentare la nostra provincia per la cucina d’autore – ha affermato ancora Alessandra Quattrocchi.

Un territorio, quello di Torregrotta, che Alessandra e Giuseppe sono riusciti a valorizzare grazie al loro lavoro e che è diventato sempre più meta di turismo enogastronomico. Il Ristorante continua a collezionare importanti riconoscimenti. Nel 2019 il Modì è stato premiato come Miglior Ristorante “Best in Sicily” da Cronache di Gusto ed è entrato a far parte delle prestigiose associazioni Chic (Charming Italian Chef) e “Le Soste di Ulisse”. Da anni è presente nelle principali guide di settore, quali Michelin, Gambero Rosso, L’Espresso. Nel 2022 il Modì è stato inserito nella Guida dei migliori ristoranti di 50 Top Italy nella sezione Cucina d’Autore. Il Modì ha anche conquistato il “Best of Agrodolce 2022”, per il “Miglior servizio di sala dell’anno”.

“Incastonato tra il mar Tirreno e i monti Peloritani, a Torregrotta, c’è il Modì, risultato di un passo a due sapientemente eseguito, quello dello chef patron Giuseppe Geraci e della compagna Alessandra Quattrocchi, sommelier e impeccabile padrona di casa. La maestria con cui lo chef trasforma i prodotti del territorio, inebria. Al Modì verrete guidati con eleganza in un percorso enogastronomico in cui l’estetica esalta la sostanza. Da provare il calamaro alla Malvasia delle Lipari e la cotoletta di tonno, peperoni, tè matcha e maionese al wasabi. Eccellente la cantina che permette abbinamenti ricercati. Perfetto il servizio in sala, attento, cordiale e mai invadente”.

Originario di Torregrotta, classe 1989, Giuseppe Geraci inizia giovanissimo la gavetta come aiuto cuoco. Completati gli studi come Tecnico di Impresa turistica prima e all’Istituto alberghiero poi, decide di aprire il suo di ristorante perché non vuole scendere a patti con una ristorazione generica, con quella che, nel frattempo si era trasformata da compagna dei banchi di scuola in compagna di vita, Alessandra Quattrocchi.

“Non ho avuto grandi maestri – dice Giuseppe – ma non smetto mai di studiare e aggiornarmi. Ciò che porto ogni giorno con me in cucina è la voglia di far scoprire ai miei ospiti attraverso i piatti lo straordinario territorio nel quale si trova il nostro ristorante e per questo, tutte le volte che è possibile, scelgo materie prime di produttori locali che per me è una sfida sociale oltre che gastronomica”.

Alessandra Quattrocchi, classe 1989, gestisce e coordina la sala del ristorante Modi e ne cura la cantina che conta oltre 500 etichette. Originaria dell’isola di Salina, nelle Eolie, ha iniziato a lavorare nella ristorazione a 13 anni e sapeva già che non l’avrebbe mai più abbandonata.

Frequenta l’Istituto Tecnico dell’Impresa Turistica di Milazzo e ben presto si appassiona al buon bere miscelato, nel 2008 frequenta i corsi Aibes, partecipando anche a un concorso regionale.

Sono gli anni di apertura di Modì e l’obiettivo di Alessandra è quello di offrire ai suoi ospiti un’accoglienza calda e professionale creando una perfetta armonia tra sala e cucina. Intanto l’amore per il vino prende sempre più spazio e Alessandra frequenta i corsi AIS (Associazione Italiana Sommelier), conseguendo il titolo finale di sommelier e viene selezionata per il concorso Bonaventura Maschio. Ma questo per lei è solo l’inizio: “il mondo del vino è infinito – dice – in continua evoluzione, e proprio per questo ho sempre sete di crescere e imparare”.

A maggio del 2019 ha vinto la selezione sud del premio Emergente sala e nel 2022 ha conquistato il Best of Agrodolce 2022.

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