Catania: Riprese le partenze all’aeroporto Fontanarossa. I vigili del fuoco effettuano un nuovo sopralluogo

foto: Ferrovie.info

(ANSA) – Situazione più tranquilla stamane rispetto a ieri nell’aeroporto Fontanarossa di Catania, dove è in corso una riorganizzazione del traffico aereo dopo l’incendio che la notte tra domenica e lunedì ha danneggiato il terminal A.

La notte scorsa intorno alle 3 è decollato il primo volo dal terminal C, con destinazione Casablanca, riaperto ieri pomeriggio con due movimenti all’ora che saranno via via incrementati. Nell’aerostazione si è appena concluso un vertice con Assoclearance – l’ente che stabilisce gli slot e chi vola e da dove – nel quale sono state stabilite le partenze dal terminal riaperto ieri. Sono in corso le operazioni di pulizia del terminal A, danneggiato nell’incendio.

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INDIVIDUATI CINQUE SCALI, ATTIVI SERVIZI NAVETTA – La società di gestione, la Sac, intanto, si è attivata per la riprogrammazione dei voli di questi giorni e ha individuato altri aeroporti per la riprotezione dei passeggeri: Comiso, Palermo, Trapani, Lamezia Terme e Reggio Calabria. La Sac, inoltre, sta garantendo il trasferimento in pullman dei passeggeri da e per gli aeroporti individuati. L’Enac (Ente nazionale aviazione civile), inoltre, invita i passeggeri a non recarsi in aeroporto ma a contattare preventivamente le compagnie aeree di riferimento per verificare l’effettiva operatività del proprio volo e le soluzioni alternative individuate dai vettori.

NUOVO SOPRALLUOGO DEI VIGILI DEL FUOCO – È stata altresì istituita una commissione d’inchiesta dell’Enac per fare luce sulle cause dell’incendio e per garantire in tempi brevi la ripresa a pieno regime dell’operatività dello scalo. “Riguardo l’incendio in aerostazione nella giornata odierna si svolgeranno ulteriori e più approfonditi accertamenti tecnici a cura del comando provinciale dei vigili del fuoco di Catania volti a stabilirne verosimilmente origini e cause”. Così in una nota i vigili del fuoco del comando provinciale di Catania, che aggiungono che “prima della conclusione dei necessari sopralluoghi e delle conseguenti valutazioni non verranno rilasciate comunicazioni ufficiali”.

Il comando provinciale dovrà infatti accertare se le cause scatenanti siano state di origine dolosa o meno. Alle indagini partecipa anche la Polizia di Stato. La Procura etnea non ha ancora stabilito con quale ipotesi indagare ma non viene esclusa quella del rogo doloso.

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