Castell’Umberto – Elezioni: Armeli, Imbrogio e Lionetto, una sfida che divide e appassiona il paese

Prima dell’ultimi comizi di questa sera a conclusione della campagna elettorale abbiamo incontrato i tre candidati sindaci per capire cosa pensano su alcune tematiche importanti per la comunità di Castell’Umberto. Come ben risaputo ritorna in campo per il suo terzo mandato elettorale il sindaco uscente Vincenzo (Enzo) Lionetto Civa, che dopo due mandati da primo cittadino tenta con la sua terza candidatura di arrivare a quota 15 di sindacatura. A sfidarlo ci saranno due donne, Veronica Maria Armeli, attuale capogruppo dell’opposizione consiliare ed infine Valeria Imbrogio Ponaro, ex vice sindaco, della giunta del sindaco Lionetto.

 

Ai tre contendenti abbiamo chiesto: 

Dopo 20 anni, ai nastri di partenza ci sarete tre candidati sindaco. Non si è riusciti a fare sintesi sulla scelta di due soli candidati contrapposti. Che significa?

La Armeli risponde che è palese che se oggi sindaco e vice sindaco della maggioranza uscente sono candidati con due diverse liste vuol dire che il gruppo che ha amministrato negli ultimi 10 anni si è bocciato a vicenda e poi si è diviso, perché nessuno dei due gruppi, devo supporre, ha fiducia dell’altro. Imbrogio spiega che “ritengo che una offerta politica ampia sia sempre una buona notizia per i cittadini. La nostra è una comunità viva e qualunque forma di partecipazione testimonia questa vitalità. Mentre il sindaco uscente Lionetto ci dice che arrivare a tre candidati significa la lacerazione di una comunità come Castell’Umberto con appena 3000 abitanti, in sintesi il neo sindaco eletto rappresenterà solo il 33% dell’elettorato.

da sx Armeli, Lionetto e Imbrogio

Il paese, al pari di altre realtà nebroidee, è attanagliato da una lenta emorragia demografica. Nel tempo, potrebbe pure portare il paese a essere fuso con qualche Comune limitrofo. Per invertire la tendenza, ci dice Armeli, “occorrono due cose. Per prima cosa sostenere chi decide di fare figli e a tal proposito, se i cittadini ci daranno la fiducia, nel rispetto dell’equilibrio finanziario, se sarà possibile daremo un contributo ad ogni nuovo nato. Seconda linea di azione è quella di costruire e valorizzare il Brand Castell’Umberto per attirare a sé nuovi cittadini, stranieri e non. a”. Parlando da amministratrice, risponde la Imbrogio, non posso accettare che i nostri ragazzi abbiano nell’emigrazione l’unica strada percorribile. Per capire come frenare lo spopolamento è necessario capirne le cause. Prima fra tutti la disoccupazione giovanile. Lionetto, sintetizza il tutto dicendo che la problematica non riguarda solo la realtà umbertina, ma è un problema, italiano, europeo e mondiale di cui stanno parlando anche i nostri rappresentanti politici a livello nazionale che soprattutto centra la minor natalità.

L’agricoltura, l’artigianato e l’allevamento hanno perso mordente e lo sfruttamento dei Beni Culturali, pur essendo stati in qualche modo attenzionati, non fanno ancora parte del DNA umbertino. 

Lionetto sostiene che per problematica bisogna fare una politica seria per i piccoli comuni, come ad esempio non ridurre sempre più le rimesse economiche che dovrebbero aiutare poi i sindaci a fare incrementare le risorse agro-zootecniche e agro – alimentari. E’ importante che non aumenti la dissociazione della politica che dice una cosa e poi ne fa un’altra. Tipo le leggi emanate ma mai finanziate.

Imbrogio sull’argomento ci dice “noi puntiamo molto sullo sfruttamento delle risorse Beni Culturali ed Ambientali attraverso la valorizzazione a 360 gradi del nostro Centro Storico e dell’area verde di Piano Collura, con un occhio al reale sviluppo economico della nostra Comunità. Infine, Armeli sostiene che “i fondi PNRR sono una grande opportunità ma che per poterli spendere occorre una grossa competenza tecnica. Occorre saper usare il Programma REGIS e avere una forte interlocuzione con le istituzioni centrali.

Castell’Umberto, non ha un collegamento rapido con i raccordi autostradali Cosa fare?  Valeria Imbrogio, “da ex vice sindaco uscente, dico che si è già attivata sul tracciato Area Artigianale – Strada Fondo Valle, con dei fondi messi a disposizione dalle Aree Interne pari a 310.000,00 euro.” Veronica Armeli “è indispensabile intercettare qualsivoglia contributo a sostegno di quella che oggi è una delle principali tematiche si cui vertono i tavoli tematici degli amministratori a tutti i livelli ovvero la viabilità”. Infine, Enzo Lionetto, “la viabilità nei nostri comuni è lasciata all’anno zero. C’è un accordo di programma con la Città Metropolitana di Messina per realizzare a valle una arteria che colleghi il paese con la strada a scorrimento veloce Tortorici – Rocca di Caprileone”.

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