Per la Chiesa la predestinazione non esiste, ma è sorprendente scoprire quanti convinti seguaci ha oggi la vivace città di Capo d’Orlando (ME).
Gli antichi la volevano fondata nel 1218 avanti Cristo dal figlio di Eolo, dio del vento, poi sulla strada per la Terra Santa, vi si fermò il Paladino Orlando, la cui morte nel 778 nella battaglia di Roncisvalle (Spagna), lo rese famoso e immortale simbolo della fedeltà al proprio signore, l’imperatore Carlo Magno. In parole povere imitò San Michele Arcangelo (che ama i colori bianco e azzurro, simboli di purezza e virtù).
Nel 1925 il nome di Orlando viene adottato dalla città, e nel 1978 la sua immagine bianca e azzurra, di guerriero con la spada sguainata, diventa il simbolo della Orlandina basket, predestinata a raggiungere i massimi livelli nel suo campo.
Dove se non nella battagliera Capo d’Orlando poteva essere fondato nel 2015, il primo Gruppo di preghiera (FOTO) a San Michele in Petralia Sottana (PA) subito dopo la richiesta fatta dall’invincibile Arcangelo guerriero? La preghiera è la loro arma contro il male (invece l’Italia spende 30 miliardi di euro l’anno).
Il Gruppo di Capo d’Orlando, detto anche Gruppo Nebrodi, nato nella chiesa Madonna di Porto Salvo,è stato rompighiaccio, nave scuola e balia per gli ormai 200 Gruppi nati a sua imitazione, infatti quasi tutti sono ospiti di una chiesa dedicata alla Madonna, regina degli Angeli. Suoi furono i primi libretti di antiche preghiere, le regole per gli incontri del 29 di ogni mese (alle 19) e i primi pellegrinaggi in pullman verso Petralia.
Oggi l’insieme di tutti i Gruppi sparsi in Sicilia, Italia, Francia, Belgio, Germania, Polonia, Brasile e Africa è detto Armata di Cristo. Sono tutti uniti, concordi nel chiedere con la preghiera, la pace mondiale prima che la attuale Terza Guerra Mondiale a pezzi, faccia “a pezzi” l’intero pianeta.
Speriamo che Capo d’Orlando sia predestinata alla vittoria!