Catania – La prima Tappa del “Giro d’Italia contro la Violenza sulle Donne”

Si è svolta nei giorni scorsi la prima Tappa del “Giro d’Italia contro la Violenza sulle Donne” che ha visto pedalare 100 cicliste in maglia rosa giunte da tutta Italia, moltissime della provincia di Messina.
Le cicliste hanno pedalato per portare un messaggio di speranza e dare voce a tutte quelle donne che una voce non c’è l’hanno.
Il progetto della manifestazione parte da una giovane ciclista amatoriale Emanuela Mazzurco nata e cresciuta sui Nebrodi e responsabile Promoitalia per la Sicilia, che, fin da piccola nutre una forte passione per lo sport e da poco si è attratta dal ciclismo.
Dopo aver partecipato a varie competizioni ho  conosciuto cicliste coraggiose e determinate che mi hanno ispirata ad ideare e realizzare, nonostante mille difficoltà incontrate, un’ evento unico “Cycling For Respect” che sarà il volano per le Tappe successive che si svolgeranno in tutta Italia.
Il progetto/sogno si è potuto realizzare e concretizzare grazie al  supporto di molte aziende del territorio Messinese e del supporto delle amministrazioni di Catania e Siracusa.
Si è scelto come prima tappa le città di Catania e Siracusa che attraggono per le sue bellezze storiche, culturali e naturalistiche ma anche, per il facile raggiungimento del punto raduno/partenza “Piazza Duomo di Catania”.
La carovana in rosa, guidata dall’ammiraglia del Team ASD Laviano coadiuvata dall’assistenza delle moto staffette Sicilia, l’ambulanza e dall’assistenza tecnica ha percorso 70 km, con arrivo nelle incantevole “Piazza Duomo di Ortigia”.
Tutte le ragazze emozionate, sono state accolte con un rinfresco offerto dall’amministrazione e gratificate con medaglia e attestato di partecipazione. Il rientro al punto di partenza e stato organizzato con dei pullman.
La partenza del” Giro in rosa” segue il convegno tenuto ieri pomeriggio a Palazzo della Cultura, presieduto da Cinzia Torrisi, già assessore alla Cultura,che quando era ancora in caricaha subito voluto sposare l’opportuni-tà inedita in città, «occasioni comequeste dovrebbero avere la giusta amplificazione, e dovrebbero essercene di più. Una problematica cosiimportante non deve essere taciuta, bisogna lasciare il segno».
Presenti in sala il commissario della Città metropolitana Federico Portoghese e Adolfo Scandurra, presidente provinciale Fci Catania. Marisa Scavo, primo procuratoredonna a insediarsi, a occuparsi contenacia di fasce deboli, pedoporno-grafia, stalking anche online, è stata chiara: «La violenza di genere non sicontrasta solo con azione giudiziarieed i processi penali.  Nel momento in cui arrivano a noi un reato è già stato commesso ha ricordato occorre lavorare sulla prevenzione, e noi spesso andiamo nelle scuole dove incontriamo sia i genitori che i figli perchési educhi già da piccoli alle corretterelazioni affettive e al rispetto.
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