Rocca di Caprileone – Individuati gli autori del Raid a scuola

Sono stati individuati dagli agenti della locale Polizia Municipale gli autori della bravata avvenuta all’Istituto Comprensivo “John Fitzgerald Kennedy” a Rocca di Caprileone. Tra di loro due ragazze che frequentano lo stesso istituto…

Sono stati individuati dagli agenti della locale Polizia Municipale, guidati dal comandante Simone Vessia, gli autori della bravata avvenuta all’Istituto Comprensivo “John Fitzgerald Kennedy” a Rocca di Caprileone. Come aveva denunciato il sindaco Filippo Borrello, anche con una nota sui social, una decina di giorni fa, a causa di una finestra rimasta aperta, alcuni ragazzi erano entrati di sera nei locali della scuola media imbrattando le lavagne con scritte indegne, scorrazzando in lungo e in largo per l’istituto e uscendo da dove erano entrati. “In realtà – dice il primo cittadino -, come già successo qualche mese fa con altri ragazzi, le bravate presso le nostre scuole raramente rimangono impunite.

C’è voluto qualche giorno ma la nostra Polizia Municipale, con l’aiuto di immagini e testimonianze, è riuscita ad individuare i giovani incursori”. E si tratta di tre giovani, un ragazzo e due ragazze, che frequentano la stessa scuola. “Ricordiamo – precisa il sindaco – che introdursi negli edifici pubblici durante gli orari di chiusura costituisce un reato, pertanto ci sono i presupposti per agire legalmente contro i colpevoli ma, poiché vogliamo ancora una volta comportarci da padri di famiglia, si è deciso che, se i ragazzi si presenteranno spontaneamente ammettendo le proprie colpe, potrebbero cavarsela con una diffida e con i provvedimenti disciplinari che la scuola riterrà di adottare.

Diversamente, se non coglieremo nemmeno la buona volontà di fare ammenda per la sciocchezza compiuta, avendo già in mano nomi e cognomi dei “poco furbetti”, procederemo per vie legali con le conseguenze del caso per i ragazzi e per le loro famiglie che – conclude Borrello -, trattandosi di minorenni, ne sono responsabili”. Un episodio analogo accadde alcuni mesi fa e, in quella occasione, i minorenni scoperti si scusarono davanti al sindaco e le famiglie accettarono di pagare i danni pur di non far subire le vie legali contro i figli.

da Gazzetta del Sud
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