La donna, fin dai tempi passati, è stata considerata inferiore rispetto all’uomo e nonostante tutti gli sforzi e le battaglie che hanno combattuto molte di loro per eliminare questa discriminazione, ancora oggi essa non è del tutto andata via.
Col passare del tempo il ruolo della donna nella società è cambiato.
Nell’antichità la donna era vista come una figura fragile e debole, il suo unico ruolo era quello di mettere al mondo dei figli e badare ad essi. Inoltre solo i figli maschi avevano la possibilità di istruirsi e partecipare alla vita politica.
Nel Medioevo i poeti consideravano la donna come una creatura angelicata, ma la realtà era tutto il contrario.
Con l’avanzare degli anni la donna ha conquistato sempre più libertà ed obiettivi.
Molte donne si sono distinte in ambito letterario, scientifico, politico, artistico e sociale e hanno lottato per i loro diritti.
Una di queste fu IPAZIA D’ALESSANDRIA, grande matematica e astronoma (360 d.C.-415 d.C.)
L’8 marzo, in memoria di tutte le donne che hanno lottato e continuano a lottare per i diritti di tutte noi, noi studenti delle classi 1°-2° B della scuola secondaria di primo grado, guidati dalla professoressa Maria Rosa Squillacioti, abbiamo percorso le vie di Brolo.
Il nostro obiettivo era quello di trasmettere un messaggio: “ la festa della donna non deve essere un modo per mettere in luce la sua figura, ma per far sì che le donne vengano rispettate tutti i giorni e non solo uno”.
Ricordatevi che prima di essere uomini e donne, siamo tutti esseri umani.
Bruno Giada e Siragusano Silvia